Re: [Gfoss] Problemi installazione libreria rgdal ubuntu 20.04

2020-12-02 Per discussione Francesco P. Lovergine
Non era 'stranamente' trattenuta, ho usato l'indirizzo sbagliato per 
rispondere, regole di mutt non troppo intelligenti alle volte, e pigrizia...


On Mon, Nov 30, 2020 at 08:30:13AM -0700, stefano campus wrote:

Inoltro risposta di Francesco P. Lovergine, stranamente trattenuta dal server
che gestisce la mailing list.

s.
___
From: "Francesco P. Lovergine" 
To: marta galluzzi 
Cc: gfoss@lists.gfoss.it
Bcc:
Date: Mon, 30 Nov 2020 14:49:13 +0100
Subject: Re: [Gfoss] Problemi installazione libreria rgdal ubuntu 20.04


Unbuntu 20.04 ha un package r-cran-rgdal disponibile, in universe.  Perché
non usi quello?

https://ubuntu.pkgs.org/20.04/ubuntu-universe-arm64/r-cran-rgdal_1.4-8-1build2_arm64.deb.htmlZZ


--
Sent from: 
http://gfoss-geographic-free-and-open-source-software-italian-mailing.3056002.n2.nabble.com/
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Re: [Gfoss] Webgis con supporto a dati temporali

2020-11-23 Per discussione Francesco P. Lovergine

On Mon, Nov 09, 2020 at 06:45:06PM +0100, Luca Manganelli wrote:

Salve,

siete a conoscenza di qualche webgis che abbia supporto a dati temporali?
Ad esempio con una barra sulla quale si possa scegliere il giorno di
riferimento, a partire da oggi fino a X giorni precedenti



Al momento ho lo stesso problema. Mi risulta mapbender, ma solo usando WMS-T 
opportunamente formati. Se il tuo problema sono dati vector temporali di 
off-the-shelf non mi pare ci sian niente, occorre lavorare a livello molto più 
basso implementando qualcosa in openlayers+jquery ed il framework che intendi 
usare. Dire che se c'è una cosa che odio è lavorare su front-end, porco 
pupazza...


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Re: [Gfoss] [INFO] OSGeo4W shell utility per unzippare

2020-09-10 Per discussione Francesco P. Lovergine

On Thu, Sep 10, 2020 at 10:00:41AM +0200, Totò Fiandaca wrote:

Buongiorno,
quale utiltity da shell è disponibile sulla shell per win,  per decomprimere
uno zip??



Più o meno:

https://superuser.com/questions/1314420/how-to-unzip-a-file-using-the-cmd

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Re: [Gfoss] [INFO] Raccolta fondi per una PROJ evoluta

2018-05-21 Per discussione Francesco P. Lovergine

On Tue, May 15, 2018 at 07:18:02AM +0200, a.furi...@lqt.it wrote:

3. superare l'approccio attuale adotatto da PROJ che
  si basa su matrici di trasformazione a 7 parametri
  "+towgs84" per la trasformazione intermedia delle
  coordinate su WGS84 (metodo non sempre applicabile
  a tutte le trasformazioni e che puo' implicare
  margini di errore di qualche metro).



Di tutte le proposte questa mi pare la più significativa. E a nasometro
mi pare anche quella forse meno impattante in relazione ai prodotti
terzi, considerando che il descrittore proj4 è generalmente usato
come black-box in molti casi. Non è propriamente vero che si usi
solo l'equazione a 3/7 parametri, ma comunque ...

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Re: [Gfoss] [INFO] Re: pyspatialite in virtualenv

2018-01-19 Per discussione Francesco P. Lovergine

On Thu, Jan 18, 2018 at 05:35:51PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:

ciao Pierluigi,

io a proposito di pyspatialite posso dirti un'unica cosa; che il suo
stesso ideatore, sviluppatore e maintainer (Lokkju Brennr aka Loki)
e' convinto che oggi come oggi non andrebbe piu' usata.

se hai la pazienza di leggerti tutti i dettagli (e per scoprire quali
sono le possibili alternative), trovi tutto in questo post sulla ML
di spatialite:

https://groups.google.com/forum/#!topic/spatialite-users/o0jUwMUqx_g



Condivido l'inutilità di una replica del binding di sqlite3 per Python
come tutti gli altri linguaggi. In questo periodo per motivi lavorativi
uso più Perl di Python e per i medesimi motivi faccio brutalmente 
qualcosa tipo:


--
# load Spatialite extension
$dbh->sqlite_enable_load_extension(1);
# this extension load instruction is platform specific...
my $sth = $dbh->prepare(qq/SELECT load_extension('libspatialite.so')/);
eval { $sth->execute; };
if ($@) {
# in version 4.3 extension changed name
$sth = $dbh->prepare(qq/SELECT 
load_extension('mod_spatialite')/);
$sth->execute;
}
--

che però evidenzia la bruttezza intrinseca della cosa: caricare una shared 
library
è qualcosa di platform specific a causa del fatto che load_extension() è una 
funzione
che non cerca proprio di nascondere certi dettagli. Se invece si usasse un 
registry
in modo che load_estension() caricasse una capability (per es. SPATIALITE) che
venisse registrata al loading di Sqlite andando a ravanare nella giusta directory, i giusti 
filename (di piattaforma) ecc., si eviterebbe una pletora di tentativi di caricamento 
della benedetta estensione. In definitiva bisognerebbe patchare in tal senso Sqlite
prima di preoccuparsi di tutto ciò in Spatialite e dei suoi binding. 


Va beh, sto troppo pigro per scassare gli zebedei upstream, sono i 50 anni...


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Re: [Gfoss] [INFO] Re: http://radio.garden

2016-12-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Dec 24, 2016 at 10:39:19AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
> Ciao Francesco,
> è sempre un piacere leggerti.
> 

È reciproco :-)

> > Sull'online, è tutto da vedere. Io, anche per motivi generazionali, ci credo
> > poco. La prima volta che faranno intrusione (o meglio, che si verrà a 
> > sapere :-)) 
> > sui documenti on-line delle aziende a molti passerà la fantasia. Ci sono
> > compagnie che hanno requirement strettissimi sulla riservatezza delle
> > informazioni e non le vanno certo a dare in giro al primo cloud che gli
> > passa sotto il naso, pure (o soprattutto?) se targato Google, Microsoft o
> > ESRI. Altro che Office 365 :-D
> 
> sarei d'accordissimo con te; mi meraviglia però che compagnie anche
> grandi, e che dovrebbero essere consapevoli dei problemi, si buttino
> allegramente. o c'è qualcosa che mi sfugge, o siamo in mano spesso a CEO
> irresponsabili, che decidono sull'onda della hype del momento, o
> dell'euforia chimicamente indotta. ho qualche prova della seconda
> ipotesi (dei CEO irresponsabili, non della chimica).
> 

Non so, ormai public cloud e big data (a chiacchiere) sono la figata
del momento, ma basta fare un po' di prove per rendersi conto che
difficilmente si può rinunciare in toto al computing vecchia maniera.
Io e diversi colleghi usiamo Google Docs o Earth Engine, ma in maniera
piuttosto estemporanea. Risultano molto più usati Calendar e Doodle,
che non si possono certo considerare computing di punta :-D Sulle
realtà aziendali che conosco si va certo di outsourcing per i CED ma di
SaaS manco l'ombra. Magari dipende dal settore...

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Re: [Gfoss] http://radio.garden

2016-12-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
Scusate, reinvio in lista che ho fatto un pasticcetto con l'indirizzo
mittente...

On Sat, Dec 17, 2016 at 05:46:24PM +0100, Marco Spaziani wrote:
> Scusate se sembro cinico, ma questo mondo è troppo piccolo per Open Office
> e Libre Office ...uno dei due è naturale che doveva soccombere ...un po
> come è successo tra Neanderthal e Sapiens.
> 

Approfitto della pausa natalizia per una riflessione. Fermo restando che OO
è un caso da manuale di software fintamente aperto, ovvero con un grosso
problema di governance, esattamente come ormai appare chiaramente per MySQL -
tanto per citarne un altro - rimane però una considerazione: troppo grosso
(usato) per morire non è uno statement valido in FOSS. 

Ci sono progetti legacy di larghissimo uso (per es. OpenSSL, tanto per
citarne uno) che sono perennemente sull'orlo del collasso da anni, e su
cui ci sono seri dubbi di sostenibilità a lungo termine. Eppure sono
prodotti chiave del mondo FOSS, molto più di un GIS che onestamente è
un coso che usano pochi sfigati.

Il problema quindi, non è di uso, diffusione, o finanche finanziamento, ma
strettamente di governance del progetto. Un progetto che non sia appealing
per i developer (vecchi e nuovi) è destinato alla morte. Ora e sempre. Amen.

Sull'online, è tutto da vedere. Io, anche per motivi generazionali, ci credo
poco. La prima volta che faranno intrusione (o meglio, che si verrà a sapere 
:-)) 
sui documenti on-line delle aziende a molti passerà la fantasia. Ci sono
compagnie che hanno requirement strettissimi sulla riservatezza delle
informazioni e non le vanno certo a dare in giro al primo cloud che gli
passa sotto il naso, pure (o soprattutto?) se targato Google, Microsoft o
ESRI. Altro che Office 365 :-D

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Re: [Gfoss] Servizi hosting WebGis

2016-07-01 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Jun 16, 2016 at 12:35:12PM +0200, a.furi...@lqt.it wrote:
> insomma, concludendo: si tratta di problematiche molto
> complesse ed articolate, che andrebbero sempre ponderate
> a ragion veduta in tutti i loro molteplici aspetti,
> evitando di focalizzare l'attenzione su singoli packages
> perche' come abbiamo visto sopra "tutti dipendono da
> tutti gli altri", e comunque sempre nel rigoroso rispetto
> dei principi etici di base: liberta' e condivisione.
> 

Mi intrometto brevemente suggerendo di evitare troppe seghe mentali,
consentitemi il termine. La community FOSS si mantiene 
in piedi grazie ad un ecosistema di utenti, aziende, enti
e ognuno contribuisce nella misura e modo in cui può, sui 
progetti con i quali ha maggiore confidenza. Ci sono anche
quelli che agiscono di rapina (non solo aziende) usando 
prodotti e scappando via veloci, ma ci sta anche quello: arrivare
ad una autocoscienza su certe cose non è per tutti. Accolgo
la raccomandazione di Paolo per quella  che è: una raccomandazione.
Ogni tanto le esortazioni, anche brusche, ci stanno: magari
qualcuno inizia a meditare. Non ne facciamo una tragedia...

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Re: [Gfoss] scienza e stregoneria (was minidump alla chiusura di Qgis...)

2015-09-07 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Sep 05, 2015 at 11:54:08AM +0200, a.furi...@lqt.it wrote:
> 
> QUEL SOFTWARE CONTIENE VARIABILI NON INIZIALIZZATE
> 

Altrettanto facilmente: memory overflow che per pura sventura avviene non al di 
fuori
dello spazio di indirizzamento ammesso per il programma, ma nella sua area dati.
Il programma continua a girare (niente stack overflow, errore di
segmentazione, errore di paginazione ecc.) ma presenta comportamenti o
risultati anomali, che per di più cambiano in base allo stato della memoria.
Atrimenti detto "HeisenBug" (ma non ci sta proprio niente da ridere quando
capita). Spessissimo se si usa il programma dentro un debug, non si riesce
a riprodurre, se si cambia l'input idem, se si cambia pc anche ecc.

Happy hacking

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Re: [Gfoss] Consiglio su servizio hosting

2015-09-03 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Sep 01, 2015 at 12:06:44AM +0200, Luca Delucchi wrote:
> 2015-08-31 19:34 GMT+02:00 Giuseppe Naponiello <beppen...@gmail.com>:
> > Buonasera a tutti,
> 
> ciao,
> 
> > dovrei comprare, o meglio noleggiare, un paio di server.
> > Avrei bisogno di qualcosa di molto semplice, una macchina con debian e
> > basta, installerei io tutto quello di cui ho bisogno. 1TB di spazio sarebbe
> > il top. Ho provato rackspace e l'ho trovato un po' caro, mentre con Enciva
> > ho avuto un'esperienza pessima.
> > Mi hanno consigliato kimsufi ma non so.

Per la cronaca, i servizi entry level di ovh, come appunto kimsufi sono con
assistenza best-effort (su forum pubblico) quindi in caso - come sovente - di 
problema hw - si rischia di star fermi giorni. Just to know it.

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Re: [Gfoss] Pansharpening da immagini landsat

2015-06-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Jun 12, 2015 at 09:33:50PM +0200, a.furi...@lqt.it wrote:
 battuta assolutamente mitica: me la segno a futura memoria perche' e'
 perfettamente azzeccata :-D
 
 
 e - per motivi per me inconprensibili - spesso patented, per cui non
 ci sono implementazioni free.
 
 
 scusami, e allora questi qua ?
 
 http://grass.osgeo.org/grass70/manuals/i.pansharpen.html
 
 parrebbe che almeno IHS, Brove e PCA siano patent-free, visto che
 c'e' gia' chi li ha implementati sotto GPL
 

Si, si intendevo a parte quanto implementato in grass. La maggioranza
degli altri algoritmi (se non tutti) sono patented e i relativi paper
che non-descrivono gli algoritmii sono veramente curiosi da leggere.
Tutti sul tipo: ecco qua un nuovo algoritmo assolutamente figo, molto meglio
di quegli altri, ma non vi dico come è fatto, però queste sono
le immagini di esempio, dalle quali *ad occhio* si vede benissimo 
quanto sia meglio di quegli altri. Roba da accappottarsi dalle risate.
Va beh, elucubrazione della sera...

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Re: [Gfoss] Pansharpening da immagini landsat

2015-06-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Jun 08, 2015 at 09:52:48PM +0200, a.furi...@lqt.it wrote:
 a suo tempo Markus Neteler ha pubblicato un paio di bellissimi
 post su Grass 7 e Landsat 8.
 sono  assai dettagliati e  molto ricchi di informazioni utili:
 
 http://courses.neteler.org/processing-landsat8-data-in-grass-gis-7/
 http://courses.neteler.org/processing-landsat-8-data-in-grass-gis-7-rgb-composites-and-pan-sharpening/
 

... fermo restando che gli algoritmi di pan-sharpening sono più di quelli che
li usano e - per motivi per me inconprensibili - spesso patented, per cui non
ci sono implementazioni free.

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[Gfoss] geoserver, estensioni GDAL

2015-03-14 Per discussione Francesco P. Lovergine
A tempo perso (perso soprattutto a causa di java...) sto provando ad
installare l'estensione gdal di geoserver sul nostro server interno, con esiti
assolutamente negativi. Sarebbe utile poter utilizzare le librerie native gdal
della Debian 8.0 jessie in uso, ma senza esito. Il sistema segnala il
caricamento della libreria GDAL, ma 'sgancia' tutti i formati per motivi
ignoti e nessun supporto GDAL risulta attivo poi nel pannello di controllo.
Il tutto provando anche il build di geoserver e delle estensioni...
Suggerimenti?

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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Sentinel-1 science hub data download

2015-02-27 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Feb 27, 2015 at 01:15:50PM +0100, Francesco P. Lovergine wrote:
 Un piccolo tool comodo per accedere in modo creativo al rolling archive di 
 ESA.
 Sempre meglio degli script obbrobiosi indicati dall'agenzia (non ci vuole 
 molto).
 
 https://github.com/fpl/scihub 
 
 Se qualcuno avesse qualche buon idea per contribuire, patches are welcome.
 

E spread the word too. Sarebbe ideale segnalare ad ESA gli script della
community, ma trovare un contact point in tal senso è il classico ago
nel pagliaio. Quindi bisogna arrangiarsi e sperare che una googlata basti...

-- 
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[Gfoss] Sentinel-1 science hub data download

2015-02-27 Per discussione Francesco P. Lovergine
Un piccolo tool comodo per accedere in modo creativo al rolling archive di ESA.
Sempre meglio degli script obbrobiosi indicati dall'agenzia (non ci vuole 
molto).

https://github.com/fpl/scihub 

Se qualcuno avesse qualche buon idea per contribuire, patches are welcome.

Cheers

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Re: [Gfoss] calcolo linea perpendicolare

2015-02-27 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Feb 21, 2015 at 11:27:38AM +0100, Davide Petrucci wrote:
 salve a tutti, scusate il disturbo ho la necessità di creare la linea
 perpendicolare di una linea presente sul mio db oracle spatial. In realtà
 ne vorrei creare tre, 2 che passano sui 2 punti  delle linea e una terza
 che passa sul centroide della linea.
 Non sono riuscito a trovare una funzione che lo fà. Potete dirmi qual'è
 l'algoritmo matematico per favore, così lo scrivo in python o in plsql ?
 (l'estrazione dei punti iniziali, finali e il centroide non sono un
 problema)
 P.S. la linea perpendicolare dovrebbe essere lunga 50 metri nella
 maggiorparte dei casi, per alcune eccezioni 30 metri.
 Grazie mille a tutti in anticipo
 Saluti

Visto che parli pitonese, dai una occhiata qua:

https://bitbucket.org/flovergine/transects/src/648e9c8f4f2578af6862f047354e10dee0db6a41/transects.py?at=master

in particolare a riga 298, e nota relativa. Ottenere la linea perpendicolare è
meno scontato di quello che sembra ;-)


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Re: [Gfoss] Tornano allo Stato le competenze informatiche

2015-02-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Feb 19, 2015 at 03:53:30PM +0100, Amedeo Fadini wrote:
  A livello nazionale ci sara' un unico soggetto che decidera' cosa
  mettere , in che modo e a che condizioni.
 Speriamo non scelga un unico fornitore!
 

Così finalmente si potrà fare una azione di lobbying unica e ben concentrata, 
senza perdersi
in mille rivoli regionali o peggio: la famiglia Dangermond ringrazia.

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Re: [Gfoss] 3d e sistemi operativi

2014-11-26 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Nov 19, 2014 at 08:42:36AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 Sono incappato in un visualizzatore GIS 3d, esposto da un ente pubblico, e mi 
 e'
 sembrato di fare un salto nel passato:
 
 Requisiti di sistema per il corretto funzionamento di ***
 
 Sistema Operativo
 Windows® XP, Vista / 7 / 8
 
 Ora mi chiedo: e' *ancora* legalmente ammissibile dare un servizio solo agli
 acquirenti di uno specifico prodotto?
 

Se consideri che ad oggi non esiste un supporto grafico 3D decente in ambiente 
Linux,
anche avendo la disponibilità di software specializzati adeguati in pratica si 
rimane
ancorati a sistemi proprietari. E no, i driver proprietari (che funzionano
poco e male) non sono una risposta.

Fuck Nvidia, fuck! (cit. Linus Torvalds)

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Re: [Gfoss] allarme sicurezza informatica

2014-09-26 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Sep 26, 2014 at 12:14:10PM +0200, Amedeo Fadini wrote:
 
 Uhm sapete dirmi se squeeze non è più supportato?
 

https://wiki.debian.org/LTS/Using#Add_squeeze-lts_to_your_sources.list


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Re: [Gfoss] allarme sicurezza informatica

2014-09-26 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Sep 26, 2014 at 01:55:22PM +0200, Luca Delucchi wrote:
 2014-09-26 13:53 GMT+02:00 Francesco P. Lovergine fran...@debian.org:
  On Fri, Sep 26, 2014 at 12:14:10PM +0200, Amedeo Fadini wrote:
 
  Uhm sapete dirmi se squeeze non è più supportato?
 
 
  https://wiki.debian.org/LTS/Using#Add_squeeze-lts_to_your_sources.list
 
 
 +1 fatto così sul server GFOSS.
 Franke mi consigli di fare anche gli altri aggiornamenti suggeriti?
 

Assolutamente si.

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Re: [Gfoss] CALCOLO TEMPO DI PERCORRENZA

2014-09-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Sep 09, 2014 at 05:49:32AM -0700, Sieradz wrote:
 In altre parole, 'Walking Time' funziona correttamente se e solo se gli
 attori sono *tutti* nel medesimo SR metrico.
 

Una precisazione: non è Walking Time che funziona in quel modo, è la libreria
Geos sottostante che lavora solo in coordinate planimetriche ovvero in uno
spazio metrico euclideo (per i matematici). Se un tool viceversa funziona in 
coordinate ellissoidiche (per esempio Postgis e in modo limitato) 
è solo perché in genere effettua delle riproiezioni al volo prima, per quanto 
ne so.
Su questo strk può essere decisamete più preciso :-)

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Re: [Gfoss] svolta open in molte amministrazioni italiane

2014-09-03 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Sep 03, 2014 at 01:07:03AM -0700, stefano campus wrote:
 FYI
 
 http://www.ils.org/migrazioni-pubblica-amministrazione
 
 http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/08/03/news/il_comune_rinnova_i_pc_e_d_laddio_a_microsoft_risparmiamo_6_milioni-93067980/
 
 speriamo bene...
 
 s.
 

Francamente ... le migrazioni FOSS e GFOSS basate sul risparmio economico
hanno il fiato corto e normalmente finiscono male. Fanno più male che bene, in
questi termini. Male perché una amministrazione che prende un palo la prima
volta a causa di un approccio naive come quello basato sui costi di licenza
e il risparmio sull'hardware, difficilmente ci riprova. 

Poi magari a loro andrà bene, se ben seguiti e instradati nella direzione
corretta per un uso consapevole del FOSS. Ma di casi contrari ne conosco
fin troppi...

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Re: [Gfoss] downgrade QGIS

2014-07-09 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Jul 08, 2014 at 02:30:16PM +0200, pierluigi de rosa wrote:
 Ciao a tutti,
 
 ho da poco aggiornato a QGIS 2.4 su ubuntu tramite i repo ubuntugis/ustable
 però purtroppo ha diversi problemi nel gestire i layer vettoriali di GRASS
 (non aggiorna il dato e ricostruisce impropriamente la topologia di fatto
 corrompendo il dato).
 
 Sapete quale è la strada più semplice per tornare alla versione 2.2 ?
 

In Debian sid trovi il source della 2.2, io farei un build di quello.

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Re: [Gfoss] pacchetto libgdal-ecw

2014-07-02 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Jul 01, 2014 at 08:47:18AM +0200, Maurizio Marchi wrote:
 Buongiorno a tutti,
 è già da qualche tempo (e versione) che non vedo più disponibile il
 pacchetto libgdal-ecw all'interno della repository ubuntugis-unstable per
 UBUNTUmi sembrava necessaria par la compilazione di GDAL per il formato
 ecw. Per caso mi sono perso qualcosa? Esiste qualche nuovo pacchetto che lo
 contiene?
 

Quei pacchetti non li porta la cicogna, ci vuole qualcuno che si impegna
a mantenere il source relativo e buildare. Tutte cose che si fanno su base
volontaristica. Ti stai offrendo per dare una mano?

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Re: [Gfoss] tool (anche) di trigonometria sferica

2014-05-19 Per discussione Francesco P. Lovergine
 adesso sono proprio gli inizi, per questo chiedevo (e chiedo)
 collaborazione; in ogni caso terrò informata la lista degli sviluppi;
 ormai mi sono fatto conoscere: non so tenere la bocca chiusa :-)
 

Per certo ti posso segnalare la raccolta di materiale e l'utilissimo
software di Charles Karney 
http://geographiclib.sourceforge.net/

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Re: [Gfoss] qgis e netCDF

2014-05-16 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, May 09, 2014 at 11:17:20AM +0200, Marco Donnini wrote:
 ho visto che qgis apre file netCDF come raster, ma ho
 qualce difficoltà nel gestire tali dati. 
 

NetCDF e HDF5 sono container di dati piuttosto strutturati, in generale.
Spesso occorrono programmi custom per spacchettare il tutto in forma
completa. Le librerie e i dati sono là, bisogna interpretare il tutto
correttamente.

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Re: [Gfoss] Validazioni poligonali.... un nuovo eseguibile e relativo plugin

2014-04-30 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Apr 30, 2014 at 09:55:17AM +0200, G. Allegri wrote:
 La dipendenza più difficoltosa sono le CGAL, che tra l'altro sono richieste
 anche da PostGIS se si vuole usufruire delle funzionalità 3D più nuove
 (SFCGAL)...
 
 Il 30/apr/2014 09:45 Paolo Cavallini cavall...@faunalia.it ha scritto:
 
  chiesto agli autori di pubblicarlo.
  il problema principale credo sia l'installazione delle lib, che non sono
  pacchettizzate per le maggiori distribuzioni.
  saluti.
 

Se parlate delle cgal, SONO pacchettizzate in Debian e con licenza comoda LGPL
attualmente. Al momento non sono richieste in Postgis, visto l'uso piuttosto 
limitato del 3D. Oppure parlate di altro?

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Re: [Gfoss] Qgis: qpt realizzato con 1.8 non compatibile con la 2.2

2014-04-30 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Apr 29, 2014 at 11:52:05AM +0200, Luca Mandolesi wrote:
 Non credo che si possano recuperare, ma questo mette sempre un po' il dito
 nella piaga della produttività a lungo termine di cui si parlava un po' di
 tempo fa in lista per QGis. Per esempio, ora che vorrei proporre ad una PA
 Qgis, tremo al pensiero che al passaggio di versione tutto non funzioni più.

Temo che la PA sia abituata ad inchiodarsi su specifiche versioni di
_qualsiasi_ software GIS (e non solo) per evitare sorprese sconvenienti.
Non sarebbe mica una novità, la novità sarebbe che non fosse così.

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Re: [Gfoss] QGIS e supporto a ESRI geodatabase

2014-04-29 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Apr 28, 2014 at 10:11:27PM +0200, Luca Lanteri wrote:
 scusa Francesco, ho inviato il messaggio prima di finire.
 
 al momento sono bloccato con un problema legato alle ogr
 
 ogrinfo --formats
 ERROR 1: ogrinfo was compiled against GDAL 1.9 but current library version
 is 1.10
 
 però mi pare che il pacchetto delle gdal sia quello giusto:
 Pacchetto: gdal-bin
 Stato: installato
 Installato automaticamente: no
 Versione: 1.10.1+dfsg-2~saucy1
 
 temo di avere qualche libreria errata ma non ho ancora trovato soluzione.

Devi vedere che libreria libgdal1 o libgdal1h hai installato invece, anche
se mi pare piuttosto incredibile tu abbia installato un gdal-bin nuovo
mantenendo in essere la sola libreria vecchia. Hai sicuramente forzato
qualcosa in modo poco consigliabile. Il tutto è completamente indipendente
dal supporto o meno del formato ESRI.

-- 
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Re: [Gfoss] QGIS e supporto a ESRI geodatabase

2014-04-29 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Apr 29, 2014 at 09:07:41AM +0200, Francesco P. Lovergine wrote:
  
  ogrinfo --formats
  ERROR 1: ogrinfo was compiled against GDAL 1.9 but current library version
  is 1.10
  
  però mi pare che il pacchetto delle gdal sia quello giusto:
  Pacchetto: gdal-bin
  Stato: installato
  Installato automaticamente: no
  Versione: 1.10.1+dfsg-2~saucy1
  
  temo di avere qualche libreria errata ma non ho ancora trovato soluzione.
 
 Devi vedere che libreria libgdal1 o libgdal1h hai installato invece, anche
 se mi pare piuttosto incredibile tu abbia installato un gdal-bin nuovo
 mantenendo in essere la sola libreria vecchia. Hai sicuramente forzato
 qualcosa in modo poco consigliabile. Il tutto è completamente indipendente
 dal supporto o meno del formato ESRI.
 

Banalmente potresti avere installato manualmente un set di binari sotto
/usr/local/bin e similari senza peraltro installare o puntare le librerie
richieste.

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Re: [Gfoss] L'anello mancante

2014-04-15 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Apr 05, 2014 at 12:31:03AM +0200, Alessandro Sarretta wrote:
 Se qualcuno ha sottomano link più concreti di queste due chiacchiere da
 bar... :-)
 

Mica è rocket science, basta seguire il link Termini del servizio Maps:

https://www.google.com/intl/it_ALL/help/terms_maps.html

In pratica i mashup ad esempio sono consentiti (i dati sono propri e non
derivati evidentemente). Ricordo distintamente che tempo fa i mashup
dovevano essere pubblici (per esempio non usati in un servizio 
ad accesso limitato) ma credo che questa condizine non sia 
più presente.

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Re: [Gfoss] L'anello mancante

2014-04-06 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Apr 05, 2014 at 03:15:39AM +0200, Marica Landini wrote:
 Già,
 grazie Alessandro per la precisazione, inoltre, dal punto di vista
 qualitativo il rilievo si porterebbe dietro degli errori di
 georeferenziazione. Ovviamente dipendente quale precisione mi aspetto...
 non certo quella di un rilievo gps sul campo.
 Aggiungo questa mia chiacchiera da bar

E ci aggiungo che vedo parecchio ottimismo anche in merito all'uso di un
palmare qualsiasi per fare rilievi di questo tipo. Queste sono cose che
i geometri fanno con stazione totale e gps differenziale + postprocessing, 
non certo con il primo gps che capita. 

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Re: [Gfoss] dati satellitari VHR pianura pisana

2014-04-02 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Apr 01, 2014 at 10:37:52AM +0200, andrea pacifici wrote:
 
 Qualcuno sa se è possibile reperirli presso qualche istituzione /
 associazione / università ?
 

I dati di compagnie come DigitalGlobe che tu citi non si possono 'reperire', si
acquistano, tranne nel caso di progetti EU che all'interno di Copernicus (ex
GMES) e quote specifiche consentono di accedere gratuitamente a dati di archivio
e nuove acquisizioni. Chiaramente anche per tali progetti ci sono vincoli
specifici legati alla licenza.

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Re: [Gfoss] problema istallazione pacchetto libgdal-dev

2014-03-31 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Mar 31, 2014 at 05:11:49PM +0200, francesco wrote:
 I seguenti pacchetti presentano dipendenze non soddisfatte:
 
 libgdal-dev: Depends: libgdal1 (= 1.9.0-3.1ubuntu4) ma 1.9.0-3.1ubuntu4 sta
 per essere installato
  Depends: libpng-dev ma è un pacchetto virtuale
  Depends: libltdl3-dev ma è un pacchetto virtuale
 

L'errore sta in uno (o entrambi) i pacchetti linpng-dev e libltdl13-dev
o una o più delle loro dipendenze. Prova a installarli esplicitamente
e continua ricorsivamente fino a quando vedrai una un messaggio
che ti dice 'pacchetto versione X da installare ma version Y disponibile'.
A quel punto saprai qual è il colpevole e si potrà analizzare da cosa
dipende. Generalmente è dovuto ad un altro programma non compatibile 
già installato sulla macchina e nessun modo per risolvere il conflitto.
Occorre rimuovere il programma già installato incriminato e a quel punto
il problema si risolve.

Normalmente si tratta di errori di impacchettamento o più solitamente
l'uso di un mix di archivi di pacchetti non compatibili fra loro.

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Re: [Gfoss] CATASTO diritto di visura

2014-03-26 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Mar 25, 2014 at 10:07:47PM +0100, Elyparker wrote:
 io ho posto la domanda tramite posta certificata alla direzione generale del
 catasto  ne ho ricevuto una risposta a mio avviso un po stizzita da parte
 del direttore centrale  del catasto Franco Maggio datato 4 dicembre 2013
 
 in cui dice che i comuni possono avere i dati catastali solo per le funzioni
 istituzionali del comune stesso e nessun altro uso è consentito
 
 
 sarebbe interessante capire se rilasciare i dati per esempio in formato
 shape da parte dei comuni potrebbe essere considerato un fine istituzionale
 anche considerando
 http://www.agid.gov.it/dati-pubblici-condivisione/accesso-fruibilita-dati
 
 insomma da un lato lo stato sembra dire che vuole dare accesso a tutti i
 suoi dati poi lo impedisce
 

Molto banalmente la mano destra non guarda la sinistra. Diversi uffici,
sezioni, e dipartimenti quando si parla di dati aperti e licenze cadono
semplicemente dalle nubi e si regolano secondo l'idea personale di questo
o quel dirigente/ufficio. 

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Crash di Python console in QGIS

2014-03-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Mar 24, 2014 at 11:26:03AM +0100, Alessandro Sarretta wrote:
 Ok, sono arrivato alla fine della procedura suggerita da Francesco, ma il
 crash continua a ripetersi.
 Può c'entrare qualcosa il seguente messaggio che appare al lancio di qgis da
 shell?
 
 Warning: loading of qt translation failed
 [/usr/share/qt4/translations/qt_en_US]
 Warning: void DBusMenuExporterPrivate::addAction(QAction*, int): Already
 tracking action Toolbox under id 295
 

È colpa tua che insisti a usare 'sta roba dalle distribuzioni. Inizia a
compilarti a mano la roba, puoi iniziare da libc e gcc e a seguire, 
se hai bisogno di una mano Sandro Furieri saprà ben darti una mano,
un mese o due e ci sei...

ROTFL

Scherzi a parte, non ho idea del motivo di una cosa del genere. Ti suggerisco
di installarti una macchina virtuale con la tua distribuzione e qgis 
in forma minimale e vedere se non ti si incarta. Potrebbe benissimo essere
che a forza di tirare giù package improbabili e dalle fonti più diverse
hai reso il tutto discretamente instabile. 

Sarà mica per quello che qualche deficiente continua a perdere tempo a fare 
'ste robe inutili col nome stable/testing/unstable? Mah! 

RI-ROTFL

Sandro ti voglio bene lo stesso, pure se non mi apprezzi :-D

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Crash di Python console in QGIS

2014-03-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Mar 24, 2014 at 01:27:17PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 last but not least: mi spieghi cortesemente cosa ci trovi
 di sbagliato nell'approccio Fedora di buttare quasi
 immediatamente in distribuzione l'ultimissima versione
 di SQLite non appena esce ?
 giusto per spiegare meglio: FC20 e' uscita inizialmente
 a meta' dicembre distribuendo sqlite 3.8.2; poi hanno
 regolarmente seguito tutti i rilasci successivi, e dalla
 settimana scorsa distribuiscono l'ultimissima 3.8.4.1
 rilasciata l'11 marzo u.s.
 sono tutte 3.8.x, aggiornare non implica nessunissimo
 rischio, neppure vagamente potenziale: e porta sicuramente
 svariati benefici (se non altro, rimuove bug ben noti).
 

Quasi nulla, tranne per il fatto che *in generale* non si ha
mai la certezza che non venga fuori qualche balzano errore
per quisquilie che nessuno nota o vengono trascurate 
perché considerate innocue. E poi si tramutano in una croce
su certe architetture o sotto certe condizioni. Anche 
in Debian alcuni software vengono sostituiti sic et simpliciter
perché non c'è altro sistema. È capitato e capita normalmente
con Firefox^WIceweasel, con Mysql ed un pò di altri software.
È ben noto che altri distributori preferiscono un approccio
meno conservativo. Per esempio i ragazzi di Percona aggiornano
spesso per stable il db, col risultato che di tanto in tanto
succede un patatrac ;-)
Poi sai benissimo che non esistono software senza rischio:
cambi solo bug, sostituendo alcuni esistenti con altri nuovi.
Se ti va bene i nuovi bug non li triggeri, se ti va male 
sei nella pupù, magari peggio di prima...

 i rischi di incoraggiare implementazioni stravaganti ed
 eterodosse do it yourself crescono proporzionalmente
 alla stagionatura dei system packages che offri, non ti
 pare anche a te ?
 
 quando i system packages sono notoriamente obsoleti e
 pieni di bug mentre altrettanto notoriamente esistono
 versioni successive che invece funzionano perfettamente
 bene, quali altre soluzioni mi sapresti suggerire a parte
 farti una sana build custom partendo dai sources ? :-D
 

Segnalare la necessità ed usare - incoraggiando - l'uso di cosette
come i backports per stable ad esempio. Che permettono
di installare roba tipicamente di testing - per es. spatialite 4.1.1
o anche sqlite3 fiammante - all'interno di stable, con un acconcio
rebuild. Il vantaggio è consentire a tutti gli utenti - compresi
quelli che di buildare non ne vogliono sapere/non possono/non sono
in grado - di godere dell'uso di una libreria o una toolchain
aggiornata.

Oppure, visto il contesto, usare testing invece di stable. 
Che - mi spiace dirtelo - è stabile quanto la versione stabile 
di Fedora ;-)


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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Crash di Python console in QGIS

2014-03-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Mar 24, 2014 at 01:27:17PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 
 1) sistemi WinOZ, Mac, Android, iOS e chi piu' ne ha piu' ne
metta: dove spesso trovi pacchettizzazioni paranoiche.
dire colpa loro che sbagliano a scegliersi la piattaforma
ha sicuramente un suo valore teoretico, non e' sempre la
soluzione pratica piu' adeguata.
 

E qua c'è poco da dire... Chi è cagion del proprio male pianga se stesso.

 2) language connectors  friends (Java, .NET/Mono, Python,
persino LISP): dove si scatena a dismisura la fantasia piu'
perversa, e dove ciascuno cerca di recintarsi il proprio
orticello personale erigendosi staccionate e barriere alla
disperata ricerca di una qualche interoperatibilita' cross
platform.
anche qua: limitarsi ad ignorarli spesso non basta, tanto
se anche li cacci dalla porta ti rientrano comunque dalla
finestra.
 

Ci sono linguaggi che sembrano fatti a posta per complicare 
l'esistenza di chi li usa, ma devo dire che quelli che li 
usano ci mettono spesso tanto di loro, eh! Più il linguaggio
è apparentemente accessibile e più sono le capre che lo usano.
Con risultati prevedibili. Io ho una teoria: i programmatori
dovrebbero partire a programmare dall'assembly per un periodo
significativo e solo in seguito spostarsi su
linguaggi più espressivi, e molto progressivamente. 
Solo così si renderebbero veramente conto di quali danni 
possono fare programmando in leggerezza.

Maledetti pythonisti/javari/phporci/rubycondi, ecc...

-- 
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Re: [Gfoss] Crash di Python console in QGIS

2014-03-23 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sun, Mar 23, 2014 at 12:21:34AM +0100, Alessandro Sarretta wrote:
 Grazie Francesco e scusa l'ignoranza, ma cosa mi stai suggerendo di fare?
 :-)
 Tanto per capirci qualcosa
 Ho provato a lanciare
 
 apt-get source qgis 
 apt-get build-dep qgis
 
 e quando ho visto che mi stava chiedendo di scaricare qgis 1.7.4
 

Devi aggiungere il source repository relativo alla versione che devi buildare
che evidentemente non hai inserito nel tuo sources.list.

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Re: [Gfoss] Rilascio MapStore 1.5.1 con versione Mobile per Android

2014-03-23 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sun, Mar 23, 2014 at 12:50:26PM +0100, Andrea Peri wrote:
 Alla fien dei slmi, esperti, ingegneri, informatici, tante chiacchere,
 ma oi alla fine basta un programmatore esperto e tutto si risolve senza
 tanti fronzoli e chiacchere inutili.

s/un programmatore esperto/un programmatore esperto con sufficiente tempo 
disponibile/

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Crash di Python console in QGIS

2014-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Mar 22, 2014 at 07:58:37AM +0100, Alessandro Sarretta wrote:
 Ciao a tutti,
 volevo provare a imparare a usare la console di Python in QGIS, ma
 appena inizio a scrivere qualunque comando (ad es. help(iface)) QGIS
 crasha completamente.
 Questo è quanto vedo scritto nella shell da cui ho lanciato il
 comdando qgis:
 
 Warning: loading of qt translation failed
 [/usr/share/qt4/translations/qt_en_US]
 Warning: void DBusMenuExporterPrivate::addAction(QAction*, int):
 Already tracking action Toolbox under id 295
 QGIS died on signal 11Could not attach to process.  If your uid
 matches the uid of the target
 process, check the setting of /proc/sys/kernel/yama/ptrace_scope, or try
 again as the root user.  For more details, see /etc/sysctl.d/10-ptrace.conf
 

Il tracking dubito che funzioni senza debugging symbols agganciati alla
catena delle dipendenze. Avevo già ventilato la necessità di mantenere
dei -dbg packages per qgis, senza i quali si brancola abbastanza nel
buio quando capitano crash agli utenti con i pacchetti binari.
Comunque appurerei che effettivamente i binari che stai usando siano
allineati con i tool sottostanti, in altre parole: 'apt-get source qgis 
apt-get build-dep qgis' e vai di dpkg-buildpackage nella source dir 
relativa. Così puoi verificare se il rebuild funziona.

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Re: [Gfoss] Crash di Python console in QGIS

2014-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Mar 22, 2014 at 11:24:04AM +0100, Francesco P. Lovergine wrote:
 Il tracking dubito che funzioni senza debugging symbols agganciati alla
 catena delle dipendenze. Avevo già ventilato la necessità di mantenere
 dei -dbg packages per qgis, senza i quali si brancola abbastanza nel
 buio quando capitano crash agli utenti con i pacchetti binari.
 Comunque appurerei che effettivamente i binari che stai usando siano
 allineati con i tool sottostanti, in altre parole: 'apt-get source qgis 
 apt-get build-dep qgis' e vai di dpkg-buildpackage nella source dir 
 relativa. Così puoi verificare se il rebuild funziona.
 

Ti posso confermare che con la 2.2 appena caricata in sid, la console
funziona regolarmente. Quindi ti suggerisco di seguire il mio precedente
suggerimento...

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Re: [Gfoss] Digest di Gfoss, Volume 105, Numero 72

2014-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Mar 22, 2014 at 12:49:16PM +0100, francesco wrote:
 Ciao,  il pacchetto rgdal non l'ho istallato, perchè provando sia con
 rstudio che con rkward ottengo sempre questo messaggio:
 
 * installing *source* package ‘rgdal’ ...
 ** package ‘rgdal’ successfully unpacked and MD5 sums checked
 configure: CC: gcc -std=gnu99
 configure: CXX: g++
 configure: rgdal: 0.8-15
 checking for /usr/bin/svnversion... no
 configure: svn revision: 498
 configure: gdal-config: gdal-config
 checking gdal-config usability...
 ./configure: line 2119: gdal-config: command not found
 no
 Error: gdal-config not found
 The gdal-config script distributed with GDAL could not be found.

Devi installare libgdal-dev prima di provare a installare rgdal.

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Re: [Gfoss] Finalmente ISTAT rilascia i civici

2014-03-19 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Mar 19, 2014 at 02:35:04AM -0700, aborruso wrote:
 Ciao Andrea,
 
 
 aperi2007 wrote
  Sul sito ISTAT ho scaricato un PDF con alcune informazioni. Se ho capito
  bene , sembra che i civici provengano da fonti differenti in base al tipo
  di comune. Però li definiscono provvisori e niente sta lì scritto di
  rilevamenti durante il censimento. Può darsi che si trattasse di una
  iniziativa specifica del singolo comune?
 
 può darsi.
 
 In lista SOD Vincenzo Patruno ha appena scritto Le coordinate ci sono e
 sono state acquisite durante la fase di rilevazione [1].
 

... e che verranno rilasciati in una seconda fase ma si tratta di geocodifiche
alla sezione di censimento. Quindi di associare un nome a un reticolo stradale
non se ne parla, mi pare capire.

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Re: [Gfoss] QGIS , la conservazione della vestizione grafica e la conservazione dell'investimento fatto.

2014-03-02 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Mar 01, 2014 at 06:42:26PM +0100, Andrea Peri wrote:
 Molto interessante la citazione di TEX.
 

Questo è il famoso statement di Knuth di feature freezing per TeX e Metafont:
http://tug.org/TUGboat/Articles/tb11-4/tb30knut.pdf

Le considerazioni relative ai vantaggi di questo approccio le lascio a voi,
ma quando io nel 2014 compilo qualcosa che ho scritto venti anni fa, il
risultato è identico ad allora, che sia in PS o PDF (e il PDF venti anni
fa praticamente non esisteva). Il che ha indubbi vantaggi pratici.

 Purtroppo non conosco cosi' in profondita' qgis .
 Ma sarei tentato di pensare che il composer di qgis si prefiguri un po'
 come fa TEX con i suoi files di configurazione.
 
 Infatti la parte di interfaccia utente di qgis unita con la sua canvas è
 una interfaccia utente che potrebbe anche non esserci.
 L'importante è che ci sia un file di progetto di QGIS e un progetto di
 Composer.
 Il composer non fa' altro che prendere questi due files , unitamente a
 tutti i dataset citati nel progetto qgis e trasformarli in un file di
 output.
 Un output che puo' essere un pdf, ma anche un TIFF o una stampa diretta.

In qualche modo sì, il motore di rendering tratta oggetti diversi rispetto
a quelli di TeX, e probabilmente (anzi sicuramente) non è monolitico
come quello di TeX, ma per certi versi è simile. Dubito fortemente però
che nessuno accetterebbe un freezing sine die del motore di rendering.

Certo IMHO un ciclo di rilascio troppo rapido non aiuta a garantire
un minimo di stabilità inter-versione. E quindi la scelta del ciclo
di sviluppo ha la sua importanza.

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Re: [Gfoss] QGIS , la conservazione della vestizione grafica e la conservazione dell'investimento fatto.

2014-03-01 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sat, Mar 01, 2014 at 11:21:53AM +0100, Alessandro Pasotti wrote:
 Il progetto QGIS è cresciuto e i limiti e i difetti del modello di sviluppo  
 open si fanno sentire, 

s/open//

Senza nessuna polemica, mi spiace ma in questa tua affermazione vedo un
preconcetto legato al fatto che lo sviluppo open sia 'diverso' dallo sviluppo 
in genere. 
Cosa assolutamente falsa, prova ne sia che il problema deila conservazione dei
formati e dei risultati del processing è un problema reale trasversale per 
strumenti open e proprietari.

In un contesto completamente diverso - quello dei documenti - esiste un solo
strumento che mi consti garantire esattamente il risultato finale
dell'impaginazione (più o meno negli ultimi 30 anni) indipendentemente 
dalla versione, a meno di bug e si chiama TeX. 

E lo fa per un ottimo motivo, perché tale caratteristica è
garantita by concept fin dall'inizio del suo ciclo di vita negli anni
70. Qualsiasi altro prodotto documentativo da questo punto di vista
in confronto è fuffa, indipendentemente dal costo. 

Questa cosa non è senza un costo, ed il costo è questo: TeX è ritenuto dal 
suo creatore perfetto, con tutto quanto necessario e sufficiente ad 
ottenere un documento completo di qualsiasi lunghezza e complessità. 
Se l'utente non ci riesce il problema non è TeX, ma l'utente che 
non è in grado di concepire correttamente la soluzione implementativa, 
per quanto complessa essa possa essere.

Temo che Qgis allo stato attuale sia molto lontano da tale Nirvana, e non
credo nemmeno intenda arrivarci. E come Qgis il 90% di ogni altro software.

Ergo è in definitiva questione di obiettivi e di conseguente workflow di 
sviluppo. 
In questo mondo imperfetto ci si può solo accontentare di prodotti imperfetti 
e di usare ogni volta la versione (imperfetta) adatta ad ottenere in modo
ripetibile lo stesso risultato (imperfetto, ma sempre identico). 

Il vero problema è quindi: riesco ancora a far girare su una macchina 
del 2014 una versione 0.7.2 che mi serve per renderizzare i miei 
file di X anni fa?

La risposta ovviamente è sì, basta installare una macchina virtuale 
Debian GNU/Linux di alcuni anni fa che pacchettizzava una versione 
0.7.2 e risolvere il problema momentaneamente. Naturalmente entro
un limite temporale ragionevole (dieci anni?), entro il quale ci si aspetta
di migrare i dati a versioni up-to-date per ricominciare il ciclo.

Just my 2 cents.

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Re: [Gfoss] qgis debian testing - libspatialindex1

2014-02-20 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Feb 20, 2014 at 10:34:48AM +0100, Giovanni Pasini wrote:
 Ciao,
 sto provando a ri-installare qgis su un pc con debian testing ma sono
 bloccato. Precedentemente ho disinstallato tutto. Cosa sbaglio? 
 

Non usare la versione di qgis.org, usa quella di testing che è comunque una 
2.0.1.
La versione di qgis.org non viene sempre rebuildata just in time.

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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-07 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Feb 06, 2014 at 07:27:54AM +0100, tommaso wrote:
 
 On 02/05/2014 02:15 PM, Francesco P. Lovergine wrote:
 Così sono solo 1 milione di euro buttati nella spazzatura - la fine
 che fanno tipicamente quelle mappe cartacee.
 
 Una frase molto offensiva per tutti quelli che per vivere producono
 cartografia stampata e per tutti quelli che la usano. Inoltre una
 frase miope perché divide la cartografia stampata da quella
 digitale, quando invece sempre di cartografia si tratta: le tecniche
 e la passione alla base sono le stesse. O forse pensate che le mappe
 stampate si fanno con matite e pennarelli?
 Infine: dove sta scritto che ognuno deve andare in giro con uno
 smartphone? e se uno l'ha dimenticato? o non lo vuole comprare? o
 non ha i soldi per comprarlo? o non lo sa usare? ci possono essere
 mille motivi. E sono già stati citati anche molti motivi per cui
 spesso è più comoda una mappa stampata che una su un display.
 

Leggi offese che non esistono. Mi riferisco al fatto che il 90% di quelle
mappe sono mordi e fuggi, ovvero vengono usate in loco e buttate nella
spazzatura a fine soggiorno. Nella maggior parte dei casi quelle mappe
non sono neanche in grado di arrivare alla fine del soggiorno perché 
vengono distrutte dall'uso. 

Prima di sparare a zero su bersagli improbabili, magari contestualizzare eh?

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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-07 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Feb 06, 2014 at 05:44:28PM -0800, stefano campus wrote:
 la delibera è chiarissima.

Francamente la delibera letta è talmente chiarissima che non si
capisce dove sia la convenienza per l'azienda. Ergo, è evidente
che mannca qualcosa e la delibera copre solo una parte 
della storia.

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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-05 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Feb 05, 2014 at 12:49:17PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 
 quello che a me personalmente non quadra in tutta questa operazione
 e' il ruolo istituzionale assunto dal Comune.
 se il comune volesse continuare ad offrire gratuitamente le cartine
 come incentivo al turismo non ci vedrei proprio nulla di strano:
 rientrebbe con tutta evidenza nei suoi poteri.
 
 ma che invece il comune intervenga in prima persona in un processo che
 a questo punto sembra avere assunto connotazioni esclusivamente
 commerciali
 (creando poi di fatto una situazione di monopolio a beneficio di un
 unico
 soggetto) lascia invece abbastanza stupiti.
 ci porta alla mente vaghe reminescenze sovietiche di eccessiva
 ingerenza
 della mano pubblica in problemi che potrebbe tranquillamente
 affrontare la
 libera iniziativa dei privati.
 non mi pare che nessuna legge imponga ai comuni di pubblicare
 cartografie
 turistiche certificate col bollino.
 
 se viceversa il comune avesse piuttosto deciso di pubblicare come
 Open Data
 tutti i files digitali ed i datasets che sono sicuramente alla base
 di quelle
 cartine avrebbe certamente operato in modo migliore e piu' trasparente:
 
 - si sarebbe immediatamente sbarazzato dei costi tipografici e di
   distribuzione (con ovvia soddisfazione del cittadino contribuente)
 - sarebbe riuscito ad assicurare la sopravvivenza di un ricco
 patrimonio
   di informazioni accumulato nel corso degli anni.
 - avrebbe comunque consentito ad una pluralita' di operatori di
   intraprendere le proprie iniziative commerciali e/o promozionali
   in regime di libera concorrenza vera e genuina scongiurando
   cosi' qualsiasi tentazione monopolistica.
 - e certamente avrebbe indirettamente favorito il riuso di quei
   datasets anche su media non cartacei di tipo innovativo (mobiles,
   smartphones, siti web etc).
 
 insomma, personalmente non lo trovo scandaloso: ma sicuramente e'
 un brutto segnale che va nella direzione sbagliata.
 in epoca di Open Data non mi pare certo un esempio da imitare.
 
 ciao Sandro
 

Sandro ti amo :) Hai colto esattamente il senso del mio intervento.
E comunque, non capisco da dove si evinca che la società in questione
incassi un milione sulle vendite. A me sembra che la società abbia
semplicemente vinto una gara per un milione di euro. E che al comune
bene che vada ritornino 225K di quell'investimento 'a perdere'. 
E dopo tre anni, quale sarebbe il valore aggiunto di tutto questo
can can? 

-- 
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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-05 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Feb 05, 2014 at 02:22:59PM +0100, Francesco P. Lovergine wrote:
 Sandro ti amo :) Hai colto esattamente il senso del mio intervento.
 E comunque, non capisco da dove si evinca che la società in questione
 incassi un milione sulle vendite. A me sembra che la società abbia
 semplicemente vinto una gara per un milione di euro. E che al comune
 bene che vada ritornino 225K di quell'investimento 'a perdere'. 
 E dopo tre anni, quale sarebbe il valore aggiunto di tutto questo
 can can? 
 

Ok, in base alla delibera correggo il tiro: la collettività spenderà
complessivamente 1mil di euro/anno a fronte di circa 225k/anno di 
ritorno massimo per il comune, che impiegherà poi quei soldi 
come meglio ritiene (per smaltire la monnezza derivante forse?).

Alla fine dei tre anni il risultato sarà una società privata un bel po'
più ricca (se - come penso - si sono fatti i conti giusti), un comune che 
incassa una goccia nel mare del passivo, e nessun ritorno in termini 
di dati pubblici, ma in compenso un gran bel carico di carta 
straccia, che dovrà essere smaltito dal comune.

Ottimo lavoro.

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Re: [Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-05 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Feb 05, 2014 at 11:34:59AM +0100, Sandro Santilli wrote:
  Concordo al 100%, e poi da amante delle carte geografiche spero che quelle
  materiali non scompariranno mai.
 
 +1
 Da solo in una citta' sconosciuta, col telefonino scarico, magari
 nessuno in giro... la mappa cartacea e' fantastica. Se non riesci
 a tornare a casa la usi pure come coperta :P
 
 --strk;

Inguaribili vetero-nostalgici. Si vede che avete i capelli bianchi.

-- 
Francesco P. Lovergine
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[Gfoss] Roma, a pagamento le mappe della citta'

2014-02-04 Per discussione Francesco P. Lovergine
http://it.finance.yahoo.com/notizie/roma-pagamento-mappe-citta-113045747.html

Solo io trovo questa cosa vergognosa? È mai possibile che nel 2013 
si paghi un milione di euro di soldi pubblici per una cosa del genere?

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Re: [Gfoss] Geografia a scuola

2014-01-13 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Jan 10, 2014 at 04:28:06PM +0100, Stefano Iacovella wrote:
 Da quello che avevo letto tempo fa nei licei si voleva eliminare la
 geografia generale e si sarebbe anticipato la geografia astronomica al
 primo anno. Come la si possa studiare senza prima aver studiato fisica e
 chimica mi risulta di difficile comprensione.

Considerato che la geografia in tutte le sue declinazioni in Italia viene vista
come disciplina umanistica, non mi meraviglio più di tanto.

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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] SmartMaps

2014-01-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sun, Jan 12, 2014 at 11:45:09AM +0100, Geodrinx wrote:
 
 Possiamo fare qualcosa, per fermare questo scempio?
 

Ad occhio e croce no, salvo fare contro-informazione a qualsiasi livello.
Compreso per esempio nei commenti delle APP relative sullo store.

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Re: [Gfoss] OT archeo-HW [was: visualizzare file .shp]

2013-12-27 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Sun, Dec 22, 2013 at 09:32:54PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:

 [...]
 
 la vera rivoluzione tecnologica la portarono poi verso
 gli anni '90 la diffusione capillare delle reti e
 l'introduzione della grafica ad alta risoluzione e
 dei dispositivi di puntamento tipo mouse ...
 ma questa e' tutta un'altra storia ;-)
 
 [...]

Quando si comincia a sbrodolare di ricordi lontanissimi non condivisi
dai più è segno che il pensionato è sempre più vicino, io sono un esperto.
Sapevatelo! :-P

-- 
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Re: [Gfoss] OT ma non troppo, H2020

2013-12-20 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Dec 20, 2013 at 11:48:18AM +0100, Carlo Cormio wrote:
 Ciao Francesco,
 
 anche io sarei interessato, come pensavi di procedere? Ci sono già
 temi di interesse che hai individuato?
 
 Ciao,
 
 Carlo
 

La mia idea banalizzata: fare l'appello dei possibili partner, capendo:

- chi (ente, SME)
- area applicativa di esperienza e interesse (etichettarsi come gissaroli e
  punto serve a poco, quello lo considero uno skill orizzontale).
  Il settore è importante: geologi piuttosto che ecologi fa da spartiacque
  per le cordate, idem per archeologi ecc.
- eventuali potenziali stakeholders (quasi sempre enti, es. autorità di
  bacino, ecc.)

In soldoni si tratta di capire chi-cosa è possibile considerare per una
o più cordate. Ovviamente H2020 funziona a livello europeo, quindi le
partnership italiane sono una goccia nel mare. Ma almeno sapere che
tizio, caio e sempronio possono essere papabili perché si
parla la stessa lingua (in termini di FOSS) è una possibilità.
Se no tocca nuovamente trovarsi - mia esperienza - a che fare con
gente che

- capisce solo arcgis/envi/ecognition e poco pure quelli
- se mettono mano a software producono solo porcate inusabili
  ed inutili
- non sanno cosa sia una licenza d'uso
- non hanno idea della differenza fra software proprietario e free
  (basta che è gratis)

e così via affastellando esperienze da incubo...


 Il 18/12/2013 13:40, Francesco P. Lovergine ha scritto:
 Lo scorso 11 dicembre sono partite le prime call Horizon2020 che per la 
 comunità
 RD (scientifica, ma non solo, e dato il tenore delle call) significano 
 qualcosa
 di preciso e il prossimo path di lavoro per tanti nei prossimi anni.
 
 Sarebbe interessante capire se esiste una sub-comunità GFOSS interessata a 
 fare
 massa critica su alcuni temi con la scelta precisa anche di strumenti e 
 obiettivi
 coerenti con lai nostra comunità, intorno a cui lavorare.
 
 Una vecchia idea era ventilata in proposito, ma forse si potrebbe pensare
 di concretizzare qualcosa di più preciso...
 
 http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html
 

-- 
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[Gfoss] OT ma non troppo, H2020

2013-12-18 Per discussione Francesco P. Lovergine
Lo scorso 11 dicembre sono partite le prime call Horizon2020 che per la comunità
RD (scientifica, ma non solo, e dato il tenore delle call) significano 
qualcosa 
di preciso e il prossimo path di lavoro per tanti nei prossimi anni. 

Sarebbe interessante capire se esiste una sub-comunità GFOSS interessata a fare
massa critica su alcuni temi con la scelta precisa anche di strumenti e 
obiettivi
coerenti con lai nostra comunità, intorno a cui lavorare.

Una vecchia idea era ventilata in proposito, ma forse si potrebbe pensare
di concretizzare qualcosa di più preciso...

http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/master_calls.html

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Re: [Gfoss] Basi territoriali e variabili censuarie by ISTAT

2013-12-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 11, 2013 at 08:20:11PM +0100, Andrea Peri wrote:
 Vedo che sul sito dell' istat mettono una mappa dell'italia navigabile.
 Mi pare che i dati pero' non siano tanto daccordo tra di loro.
 Riporto un frammento a esempio.
 

Immagino che i dati in se stessi siano ricavatii (per esempio per
analisi fotogrammetrica) a diverse scale, con
l'evidente risultato che vedi.

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Domanda fuori seminato

2013-12-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 11, 2013 at 03:27:56PM +0100, Maurizio Napolitano wrote:
 Nel 2010 SUN viene acquisita da Oracle, creando anche qualche
 malumore nella comunità.
 Nasce così il fork di OpenOffice con LibreOffice (tra l'altro
 voluto molto dall'italiano Italo Vignoli).
 Il fork si è portato dietro i migliori sviluppatori di OpenOffice
 l'interesse di aziende come RedHat, SuSE, Canonical...
 di fatto la Document Foundation
 LibreOffice pertanto si è diviso per portare avanti una
 politica di gestione e sviluppo diversa.
 Lato Oracle si è scelto, nel 2011, di abbandonare il progetto
 OpenOffice, e donarlo alla Apache Foundation (quindi di fatto
 a IBM)
 

La storia AFAIK è un po' più complessa e più legata al processo
di sviluppo. In realtà lo sviluppo di OO era già in epoca Sun
piuttosto ingessato, e lasciava fuori diversi contributi di indubbio
intesse oltre ad imporre processi decisionali su ogni virgola
piuttosto complessi. Con Oracle la cosa era ulteriormente peggiorata,
e vista la storia di Oracle in merito a certi prodotti 
(leggi Berkeley DB) è nato il fork. Adesso non so quanto LO e OO convergano
fra loro a livello di source code, andrebbe stimato. Però io sono
lazy di natura e quindi non mi sogno proprio di pormi il problema.
Uso quello che c'è nel repo Debian e me ne frego.

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[Gfoss] [OT] Dio c'\`e [was: sqlite - row number]

2013-12-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 11, 2013 at 05:26:24PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 On Wed, 11 Dec 2013 16:56:20 +0100, Andrea Peri wrote:
 Ci sarebbe il ROWID.
 E' un attributo hidden che sqlite aggiunge sempre sistematicamente a
 ogni tabella che viene creata.
 
 Ma è a livello di tabella, non so' se la sua visibilita' si espande
 fino alla vista.
 
 
 dov'e' il problema ?
 qualsiasi tavola (vedi sotto per l'eccezione alla regola) ha sempre
 una propria colonna fantasma di nome ROWID, che e' semplicemente
 un alias name ma che sintatticamente funziona esattamente come
 qualsiasi altro nome-colonna.
 

Sandro e Andrea, vedere queste cose mi fa pensare che un Dio c'\`e
(permettetemi la finezza da TeXnician)... In epoca di UTF8 anche voi
insistete ad usare le accentate old fashion con apostrofo e codifica
US-ASCII. E magari lo US layout di tastiera invece dell'abominevole
tastiera italiana.

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Re: [Gfoss] Passaggio da AutoCAD a strumenti liberi e liberazione dei dati in un piccolo comune

2013-11-21 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Nov 21, 2013 at 02:04:40PM +0100, Umberto Zulian wrote:
 Ma spesso l'acquisto di licenze non
  viene visto come scoglio (paga Pantalone... si dice dalle mie parti).
 
 negli enti pubblici ci sono sempre meno soldi da spendere alla leggera.
 

Da noi (settore ricerca) il risultato è che la gente si fa in quattro 
per trovare software piratato, ma di cambiare impostazione mentale non
se ne parla. Con i motivi più vari:

- non ho tempo
- è troppo complicato
- non ha funzionato nell'occasione X un numero Y di mesi/anni fa e quindi
  non funziona
- gli altri usano il programma tal dei tali e quindi anche noi
- tanto si trova gratis
- adesso 'arrangiamo' così, poi (mai) vedremo
- non lo so usare
- ho capito, ma voglio il $programma che ho detto

Anche nel caso di software piuttosto stupidi come MS Office è mia esperienza
diretta che - pur bestemmiando un bel po' di volte - i colleghi non si schiodano
dal prodotto, creando anche a me problemii, perché (obiettivamente) quando
c'è da scambiare documenti corposi l'interoperabilità è una chimera. In un
progetto EU adesso chiuso si era imposto - causa i noti problemi delle varie 
versioni di
Word 2007 versus 2010 ecc - l'uso di una specifica versione di OpenOffice un 
paio di anni fa.
Il risultato è stato che comunque si è dovuto tornare a MS Office (una
specifica version) a causa di colleghi che insistevano a NON usare OpenOffice, 
ma MS Office, creando enormi problemi nello sharing ed editing comune di 
documenti.


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Re: [Gfoss] Passaggio da AutoCAD a strumenti liberi e liberazione dei dati in un piccolo comune

2013-11-21 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Nov 20, 2013 at 02:36:47PM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 * il maggiore scoglio e' l'uso, ubiquitario in alcuni settori, di un
 formato superproprietario quale DWG; liberarsi da quello per
 *qualsiasi* trasferimento di dati e' comunque il primo passo da
 compiere per liberarsi.

Permettimi di dissentire, il maggiore scoglio è prima di tutto culturale.
Abituare gli utenti a sistemi e interfacce nuove è facile a dirsi e pensare,
ma in pratica è uno scoglio serio. Gli utenti devono volerlo fare e lo fanno
_solo_ se riscontrano un effettivo vantaggio, per esempio funzionalità non
disponibili nel software proprietario di partenza. Se il comune
effettivamente usa un numero limitato di licenze proprietarie, la disponibilità 
di software libero fa da incoraggiamento. Ma spesso l'acquisto di licenze non
viene visto come scoglio (paga Pantalone... si dice dalle mie parti).

Sui formati proprietari, in genere basta avere una singola postazione per 
le conversioni del caso e fregarsene.

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Re: [Gfoss] grass su ubuntu ?

2013-11-12 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Nov 11, 2013 at 01:52:00PM +0100, Sandro Santilli wrote:
 
  $ apt-cache showsrc grass | grep Uploaders
  Uploaders: Francesco Paolo Lovergine fran...@debian.org
 
 E' inutile che faccia finta di nulla, lo abbiamo trovato ! :D
 

E' finto, i binari di ubuntu, sono fatti di ubuntu e di chi fa la
maintainance. Piuttosto come ho detto in un'altra mail, c'è sicuramente
un problema di allineamento ABI, tipicamente occorre una dipendenza
con versionamento stretto che non è presente nel source package.
Questo fa si che una dipendenza cambiata di versione rompe il pacchetto 
senza che sia evidente. I colpevoli possono essere :

- una libreria c++
- una libreria qt-schifezz

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Re: [Gfoss] grass su ubuntu ?

2013-11-11 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Nov 11, 2013 at 12:38:54AM +0100, Luca Delucchi wrote:
 usi ubuntugis o pacchetti normali?
 
  Maintainer: Ubuntu Developers ubuntu-devel-disc...@lists.ubuntu.com
  Original-Maintainer: Debian GIS Project 
  pkg-grass-de...@lists.alioth.debian.org
 
  Sapete se lo stesso bug e' presente nel pacchetto Debian ?
 
 
 frankie ne sai qualcosa?
 
  PS: ok confesso, stavo provando a compilare QGIS col supporto per GRASS :)
 

Su sid non mi risultano al momento problemi sui binari. In compenso qgis 2.0
(il binario di qgis.org) va in segfault alla partenza.

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Re: [Gfoss] errori all'avvio di qgis 2.1.0

2013-11-11 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Nov 11, 2013 at 07:24:34AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
  livello), sto attingendo da qgis.org/debian_nightly wheezy; l'ho
  fatto diverse volte senza problemi; le ultime volte
  (git2013-11-02, git2013-11-05 e git2013-11-10) mi da questo
  problema che non riesco a risolvere;
  
  all'avvio viene visualizzata l'immagine iniziale e dopo poco qgis
  crasha con l'indicazione dell'errore che ho dato; se posso/devo
  fare altre prove, ben volentieri;
  
  (sono su debian wheezy);
 
 se hai solo il repo ufficiale, questo potrebbe essere un bug della
 pacchettizzazione. se non e' un problema locale, per piacere segnalalo
 su qgis-dev.
 

Verficato il rebuild oggi (11 novembre) il programma funziona. Ergo: nel
packging c'è un errore perché manca una dipendenza stretta da una API/ABI
(ma a memoria non ricordo più quale, credo di averla anche individuata in
passato...) che causa questo genere di problemi. Fino alla prox settimana
sono un po' in apnea, non posso dire di più...

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Re: [Gfoss] DEM Emilia Romagna?

2013-11-06 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Nov 06, 2013 at 09:20:26AM +0100, francesco marucci wrote:
 il DEM 5 metri storico della Regione Emilia-Romagna non è scaricabile dal
 geoportale per motivi tecnici che al momento non ci permettono di creare
 dei WCS (con dati float), ci arriveremo.
 

Pura curiosità: quali sono questi motivi tecnici?


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Re: [Gfoss] Economia dell'Informazione [era: Chi è Giancarlo? Un ideario sui dati geografici liberi]

2013-04-04 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Apr 04, 2013 at 10:14:02AM +0200, Sandro Santilli wrote:
 On Thu, Apr 04, 2013 at 02:53:15AM +0200, aperi2007 wrote:
 
  Una volta che una informazione è posseduta anche da altri, il suo
  valore decade notevolmente fino a essere zero.
 
 Parli del valore di mercato, ovvero: quanto riesco a farmi pagare
 per trasferire questo bene. Piu' il bene scarseggia, a parita' di domanda,
 maggiore e' il valore di mercato.
 
 Poi c'e' un costo, che e' quello di produzione.
 Quello non cambia. Ed e' stato, solitamente, gia' pagato.
 
 Un potenziale concorrente valuta se assumersi questo costo per
 poter ench'esso vendere. Se lo fa, aumenta l'offerta, diminuisce
 il valore di mercato. Il costo complessivo e' raddoppiato (pagato
 una volta dal primo produttore e una seconda volta dal concorrente).
 
 Continuando a tracciare il grafico si arriva ad una situazione in
 cui il valore di mercato tende allo zero e il costo di produzione
 tende all'infinito. Beneficiari: coloro i quali hanno nel tempo
 acquistato l'informazione (a costo decrescente nel tempo).
 
 Ora consideriamo l'altra ipotesi: si consente la copia libera.
 
 Costo di produzione: quello originario, fisso, gia' pagato.
 Valore di mercato dell'informazione: tende allo zero.
 Beneficiari: tutti gli interessati (immediatamente).
 
 Il rapporto costo/beneficio e' molto piu' alto nella seconda ipotesi,
 laddove si considerino costo e beneficio come a carico di tutti.
 
 Ovviamente i rapporti sono differenti da soggetto a soggetto.
 Ad esempio il produttore originale che vendesse ad un prezzo  0
 avrebbe un costo comparabile (ci vanno aggiunti i costi di vendita)
 e un beneficio maggiore di zero (sempre togliendo i costi di vendita)
 ma questo vantaggio sarebbe a discapito di tutti quelli che in questo
 modo non avrebbero accesso all'informazione, o non potrebbero svilupparci
 sopra servizi a valore aggiunto.
 
 Lo Stato dovrebbe lavorare per il bene comune, e quindi considerare
 il costo/beneficio su scala sociale, altrimenti e' normale che sia
 considerato nemico del popolo come spesso succede in Italia.
 

Concordo in toto. Personalmente mi sento di collaborare alla produzione 
di un dato - come di un software - quando so che esiste una condivisione
paritaria. Per lo stesso motivo per cui apprezzo GPL rispetto a BSD/MIT/X
ritengo che i dati debbano essere liberi e non aperti. Ed è lo stesso
motivo per cui apprezzerei maggiormente licenze 'virali' per progetti
crowdsourcing come lo stesso OSM. Che invece - se capisco e ricordo bene -
è esposto al rischio della non paritarietà: posso prendere quei dati, 
integrarli/modificarli e usarli senza restituire niente alla comunità.
Sbaglio?


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[Gfoss] Domani 27 marzo è il DFD

2013-03-26 Per discussione Francesco P. Lovergine
Mi sembra d'obbligo ricordare a tutti che domani è il Document Freedom Day [1],
che interessa da vicino anche tutti quelli che si occupano di/sviluppano/usano
GFOSS e FOSS in genere. Può essere l'occasione per una campagna attiva.

Come fellow del FSFE Bari Group domani reagiremo con una campagna di 
controinformazione
e advocacy nei riguardi di tutti coloro che ci invieranno documenti in formati 
chiusi o
pseudo-aperti. Liberi per un giorno e magari anche non politically correct.

[1] http://documentfreedom.org/

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Re: [Gfoss] Basta tagli dalla parte sbagliata

2013-03-15 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 14, 2013 at 03:49:26PM +0100, Geodrinx wrote:
 Allora piantate... i germogli dei cervelli italiani, invece di andare OT
 

che si sia andati off-track sul thread è indubitabile e mi scuso con
i lettori della ML per il deragliamento, ma quando leggo affermazioni
di principio su presunte superiorità tecnologiche a carico di una 
piattaforma e un vendor che da sempre non ha rispetto della libertà
dei propri utenti, vedo rosso...

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Re: [Gfoss] Basta tagli dalla parte sbagliata

2013-03-14 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Mar 12, 2013 at 02:36:10PM +0100, Geodrinx wrote:
 So che creeró scompiglio con questa domanda, ma la faccio ugualmente:
 
 Matteo, hai mai usato un Mac ?
 

Sì e anche Windows in n-mila versioni. Preferisco mille volte GNU/Linux sia 
tecnicamente che
ancora di più eticamente. Perché preferisco non avere le mani legate e usare
invece strumenti di cui ho il controllo totale. Perché non devo arrampicarmi 
sugli specchi ogni volta che trovo limitazioni e carenze introdotte ad arte
per venderti l'n-sima applicazione/gadget proprietario a parte. E se Windows
lo fa solo sul software, Apple estende i lock-in anche sull'hardware.

Quindi per cortesia non diciamo cazzate. Queste affermazioni da apple-maniac
lasciamole ai gadgettari modaioli, grazie.

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Re: [Gfoss] relase qgis 1.8.1

2013-01-08 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Jan 08, 2013 at 12:29:31PM +0100, Luca Lanteri wrote:
 OK, ma per chi non sviluppa in cosa si può aiutare, oltre al solito bug
 testing ?
 
 

Per esempio insistere fino alla paranoia per il mantenimento di un ramo
stabile che possa definirsi tale. 

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Re: [Gfoss] a volte le opinioni cambiano

2012-12-20 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 19, 2012 at 04:38:17PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 
 o meglio: qualsiasi app linkata sulla libspatialite 4.0 e' in grado
 di connettere qualsiasi DB spatialite creato con qualunque versione.
 ma le app linkate su una libspatialite vecchia non sono in grado
 di leggere un DB-file creato dalla 4.0
 

A tale proposito sarebbe mia intenzione per la solita questione
di capra e cavoli di consentire l'installazione di 3 e 4 (utility comprese)
per consentire quanto meno agli interessati che dovessero passare da
wheezy a jessie di poter ancora leggere i propri db passati e magari
convertirli. Chiaramente tutto lo stack ogr, ecc. sarebbe allineato a 4.
In alternativa tocca pre-avvisare nelle release notes in merito
alla migrazione. Una piccola utilità di conversione 3-4 no?

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Re: [Gfoss] a volte le opinioni cambiano

2012-12-20 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 19, 2012 at 08:09:16PM +0100, Andrea Peri wrote:
 
 Windows è talmente diffuso che perfino nell'aldila' potrebbero usarlo.
 

Domani vedremo... pare ;-)

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Re: [Gfoss] a volte le opinioni cambiano

2012-12-20 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Dec 20, 2012 at 10:48:46AM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 On Thu, 20 Dec 2012 10:38:18 +0100, Francesco P. Lovergine wrote:
 On Wed, Dec 19, 2012 at 04:38:17PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 
 o meglio: qualsiasi app linkata sulla libspatialite 4.0 e' in grado
 di connettere qualsiasi DB spatialite creato con qualunque versione.
 ma le app linkate su una libspatialite vecchia non sono in grado
 di leggere un DB-file creato dalla 4.0
 
 
 A tale proposito sarebbe mia intenzione per la solita questione
 di capra e cavoli di consentire l'installazione di 3 e 4 (utility
 comprese)
 per consentire quanto meno agli interessati che dovessero passare da
 wheezy a jessie di poter ancora leggere i propri db passati e magari
 convertirli.
 
 
 Frankie,
 
 funziona a rovescio: la 4 legge perfettamente i DB creati dalla 3
 (e persino quelli creati dalla 2): sono la 2 e la 3 che non riescono
 a leggere i DB creati dalla 4.
 ergo continuare a tenere in parallelo sia la 3 che la 4 a cosa serve ?
 

Ad evitare che qualche povero malcapitato con un pacchetto binario 
che linka la 3 e non è compatbile con la 4 si trovi dopo un dist-upgrade
virtualmente seduto per terra. Ovviamente se il pacchetto venisse
aggiornato il problema non sussisterebbe, ma a parte quello che sta
sui repository ritengo che diversi usino prodotti binary-only
presi da repository vari ed eventuali in giro. 

 
 Una piccola utilità di conversione 3-4 no?
 
 
 c'e' gia' nella 4: spatialite_convert (dentro a spatialite-tools)
 https://www.gaia-gis.it/fossil/libspatialite/wiki?name=switching-to-4.0
 
 concludendo: la 4 e' di per se capace di connettere qualsiasi DB,
 a prescindere dalla versione con cui e' stato inizialmente creato.
 ed inoltre la 4 contiene un tool che consente di fare tutte le
 conversioni di formato avanti ed indietro tra le varie versioni.
 la cosa piu' saggia pare quella di cestinare quanto piu' velocemente
 possibile la 3 e passare di corsa tutto quanto sulla 4 ;-)
 
 

Ottimo. Questo risolve il problema del DB, ma non ovviamente
quello del malcapitato di cui sopra. 

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Re: [Gfoss] bandi per collaborazione c/o ISTAT

2012-12-13 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 19, 2012 at 06:06:43AM +0100, Laura Sportaiuolo wrote:
 Ma per quale assurdo motivo i geologi non rientrano mai in questi concorsi? 

Se potessero rientraci i geologi sul settore in questione, perché non un
fisico? A questo punto aboliamo il valore legale del titolo di studio
e richiediamo comprovata esperienza (laurea o diploma a parte). E visto
che ci siamo aboliamo anche gli ordini professionali, magari cominciando
da quello dei geologi che quanto a lobbying non è secondo a nessuno.

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Re: [Gfoss] Fwd: [gdal-dev] EPSG 8.0 Upgrade

2012-12-07 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Dec 06, 2012 at 11:29:16AM +0100, Margherita Di Leo wrote:
 
 Amoung other things this will result in some datums having new preferred
 datum shift solutions.  Upgrade with care.
 

Faccio notare che l'aggiornamento di proj successivo alla 4.7 - poi propagato
in tutto il software come gdal o grass che eredita le tabelle di datum
relative - introduce una differenza significativa nella gestione dei datum: in
ogni versione viene sostanzialmente preferita l'indicazione di una
materializzazione preferenziale rispetto a una indicazione _neutra_ (nodatum).
La scelta del 'preferenziale' può cambiare a seconda della versione di tabella
in base a considerazioni puramente locali (in questo CRS si preferisce in
media X piuttosto di Y e gli estensori delle tabelle se ne rendono conto
successivamente). 

Questa cosa è da considerare attentamente nelle applicazioni e motiva la
frase di Frank. In particolare a parità di codice EPSG la materializzazione
può cambiare significativamente a seconda della versione di proj considerata.

IMHO questo approccio è una gran kazaka, ma cosa fatta capo ha...

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Fwd: [gdal-dev] EPSG 8.0 Upgrade

2012-12-07 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Dec 07, 2012 at 12:00:36PM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 Il 07/12/2012 11:51, Francesco P. Lovergine ha scritto:
 
  IMHO questo approccio è una gran kazaka, ma cosa fatta capo ha...
 
 davvero, sorprendente (con rispetto per i kazaki).
 si e' capito cosa l'ha motivata? solo semplicita' d'uso per vari casi?
 saluti.

Esatto, per un uso medio a medio livello di incosapevolezza. Si suppone
che gli esperti siano comunque in grado di gestire la problematica
correttamente, nei casi appropriati.

-- 
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Re: [Gfoss] Open source e ArcCose

2012-12-05 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Dec 05, 2012 at 02:52:58PM +0100, Alessandro Sarretta wrote:
 Però mi/vi chiedevo se è corretto definire open source strumenti
 del genere che funzionano solo su Windows e su un software
 (proprietario) specifico (ArcQualcosa)...
 E' una cosa comune anche in altri ambiti (e altri software proprietari)?
 grazie

Sì, spesso trovi prodotti di questo tipo che richiedono PVWave, IDL oppure
Matlab per essere utilizzati. A rigori - se la licenza d'uso dei prodotti
proprietari non impone restrizioni in senso opposto - la licenza di script
e toolbox di quel genere potrebbe essere FOSS. Nello specifico, python
ovviamente non impone restrizioni, ma bisognerebbe verificare la licenza
delle librerie di collegamento ad Arc. Ovviamente, tali librerie non
sono distribuibili, quindi di fatto sei costretto ad avere il prodotto
proprietario installato, per lo meno.

-- 
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Re: [Gfoss] Firme con segnalazioni di corsi

2012-11-21 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Nov 20, 2012 at 11:29:21AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 In sostanza: concordo che sia un'area grigia, decidiamo insieme qual e'
 la linea piu' utile al raggiungimento delle finalita' della lista,
 ovvero la diffusione ed il successo dei GIS liberi.
 Io, ovviamente, mi adeguo.
 

IMHO (ma se ne era già parlato o me lo sono sognato?) sarebbe opportuno
evitare in toto questo tipo di grigiori e adottare in parallelo una lista 
apposita.
Ci sono persone sicuramente interessate a conoscere corsi e chi fa supporto
commerciale per GFOSS, almeno quanto ce ne sono non interessati. 
Quindi la mia proposta di una lista -annunci non è di ghettizzazione, ma 
utile e pratica per gli uni e gli altri.

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[Gfoss] Fosse che fosse la volta giusta?

2012-11-16 Per discussione Francesco P. Lovergine
http://linuxmx.it/news/435-puglia-legge-regionale-24-luglio-2012-n-20.html

Nello specifico mi riferisco all'ultima parte dove si indica nella IODL
la licenza di distribuzione dei dati della Regione Puglia. 

Ricordo che è passato giusto un anno dalla famosa polemica in quel
di Foggia in merito ai dati...


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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] ASITA e le associazioni geografiche in Italia

2012-11-15 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Nov 15, 2012 at 09:52:36AM +, Marco Guiducci wrote:
 a parte le battute, già in una mia precedente ho scritto che si
 va ancora all'università per capire come sono fatti e come si
 fanno i dati geografici. Una buona parte del mio lavoro nel settore
 pubblico è risolvere, meglio sarebbe prevenire, o guidare i colleghi
 architetti, geologi, forestali e via dicendo, che hanno uno strumento
 tra le mani ma poco bagaglio teorico. Non si tratta di mettere una
 traccia su OSM: si tratta di realizzare strati informativi corretti,
 cioè che contengano dati veri, e realizzati in modo da essere
 utilizzabili, per poi eseguire calcoli con essi. Esempio stupido: se
 domani i kit per l'analisi del sangue si svendono su internet (magari
 ci sono già) tra qualche hanno ci faremo le analisi da soli in
 casa? L'informazione geografica come un'auto che tutti hanno e tutti
 sanno guidare?
 
 Quindi credo ancora nella differenziazione professionale: il tecnico 
 ambientale fa prelievi e campionamenti delle acque e sa lui come
 si fanno. Poi li porta al tecnico gis che sa lui come memorizzarli 
 e come farli interagire con altri strati informativi Si assiste da 
 una parte a una specializzazione spinta all'estremo, dall'altra, nel
 nostro settore, al contrario. Il solo fatto che gli strumenti gis  
 siano diventati semplici e disponibili non rende automaticamente 
 tutti esperti Insomma per chiudere, sotto il cofano di un XGis, 
 c'è tanto sapere e tanti cavalli da spremere con cognizione di causa.
 

È molto vero :) Sfortunatamente la geomatica come l'informatica in generale è
uno strumento trasversale che molto difficilmente si può padroneggiare a pieno
senza essere degli specialisti. E quindi c'è molto presappochismo da parte di
gente che specialista non è ma deve applicare tecniche e strumenti al proprio
settore e magari in fretta.
Sfortunatamente gli specialisti full-time (o dovrei dire full-brain?)
in entrambi i settori (geomatica e informatica) servono a poco senza padronanza 
altrettanto full dei relativi settori applicativi (archeologia, geologia, 
urbanistica, agraria, ecc.). Quello che serve è effettivamente sinergia fra
gli specialisti, ma in giro ne vedo piuttosto poca, francamente. 

È invece pieno di gente che millanta esperienza e skill che di fatto non ha 
in settori non suoi. Tanto l'orbo in terra di ciechi si sa è re... 
Il guaio della neo-geomatica è che questo andazzo sta diventando sempre più 
diffuso
(tanto sta gmaps, che ce vo'?) e il pressapochismo rischia di diventare 
regola.

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Francesco P. Lovergine
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[Gfoss] Master in Tecnologie per il Telerilevamento a.a. 2012/2013

2012-09-13 Per discussione Francesco P. Lovergine
Università degli Studi di Bari e Politecnico di Bari
Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari “M. Merlin”,
ASI (Agenzia Spaziale Italiana),
e-GEOS (Telespazio/ASI)

in convenzione con:

Telespazio – CNR-ISSIA, Istituto di Studi sui Sistemi Intelligenti
per l’Automazione – Dipartimento per le Tecnologie
dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope – GAP,
Geophysical Applications Processing –Digimat S.r.l. – Thales
Alenia Space – Planetek Italia – Consorzio INNOVA – Geocart –
ACS, Advanced Computer System – Eurac Research – Eco-
Logica S.r.l. – IDS, Ingegneria Dei Sistemi – SITAEL

annunciano il 

Master Universitario di secondo livello
Tecnologie per il
Telerilevamento Spaziale
a.a. 2012 - 2013

Termine per le Domande di Selezione
15 Ottobre 2012

-
Obiettivi formativi:
Obiettivo del MASTER è quello di dare a giovani
laureati competenze professionali per operare nell’area
delle nuove tecnologie spaziali per la gestione del
territorio e dell’ambiente.

Le attività sono articolate nel modo seguente:
- Lezioni e laboratori (3 mesi) presso il Dipartimento Interateneo di
Fisica di Bari
- Un modulo residenziale (3 mesi) in tecnologie RADAR e
multispettrali per l’osservazione della Terra presso il centro di
Geodesia Spaziale dell’ASI a Matera
- Un modulo sui principi di Gestione Aziendale
- Sei mesi di stage con progetto da svolgere presso uno degli enti
o aziende promotrici.
- Esame finale con presentazione dei risultati di progetto.

Ammissione ed iscrizione:
Al master potranno partecipare al massimo 20 persone. La quota di iscrizione
al master è di 2000 euro.
Le domande di iscrizione dovranno essere presentate all’Università di Bari
corredate dalle informazioni relative al
curriculum degli studi Universitari seguiti e ad altre attività 
eventualmente
svolte e ritenute di interesse.
Per le ultime edizioni del Master, ASI e Telespazio/e-Geos hanno reso
disponibili borse di studio
finalizzate al rimborso della tassa di iscrizione, alla copertura dei costi
relativi al periodo residenziale a
Matera e a un contributo mensile per i sei mesi di stage.
Bando e informazioni relative ai procedimenti amministrativi (ammissione,
iscrizione e certificati):
Università degli Studi di Bari, area Post-laurea:
http://www.uniba.it/didattica/formazione-post-laurea
oppure: http://remsensar.ba.infn.it/~masterTLR/

dott.ssa M. Garofalo
e-mail: m.garof...@area-formazionepostlaurea.uniba.it tel. 080 571 7298

-
Per informazioni sull’organizzazione dell’attività del master:

prof.ssa Maria Teresa Chiaradia
tel.  080 5443215
e-mail: chiara...@ba.infn.it

prof. Luciano Guerriero
tel.  080 5443224
e-mail: luciano.guerri...@ba.infn.it

prof. Nicola Cufaro Petroni
tel.  080 5443212
e-mail: nicola.cuf...@ba.infn.it

dott. Domenico Conte
tel.  080 5442395
e-mail: co...@fisica.uniba.it



PS: chiaramente vengono utilizzate anche tecnologie FOSS e GFOSS, ma non 
in via esclusiva.


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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] GaussBoaga / Proj4 v.3.8.0

2012-05-24 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, May 23, 2012 at 03:03:10PM +0200, Margherita Di Leo wrote:
  E' chiaro (ed evidente) che per l'uso quotidiano avere un +towsg84 di
  default è meglio che niente.
  L'utente generico, quindi, non può che goderne.
  Il punto è se, concettualmente, è opportuno o meno infilare una
  trasformazione all'interno di un codice epsg ufficiale. Io, e altri,
  riteniamo di no. Altri invece, più pragmatici, preferiscono di sì
  perché perlomeno aiuta a non commettere gravi errori di default.
 
 
 Allora, io aggiungerei che paradossalmente questo aumenta i possibili
 errori commessi di default, perche` uno si aspetta di utilizzare una
 definizione standard di EPSG e di poter controllare gli errori attesi,
 quando invece all'interno di quella definizione sono stati inclusi dei
 parametri, che di fatto possono anche diminuire l'errore, ma compromettono
 la capacita` di poter controllare in maniera consapevole l'errore stesso.
 Considerando poi che tali parametri sono stati introdotti a monte di una
 filiera, e quindi vanno a riguardare diversi altri software che su di essi
 si basano, diventano ancora meno controllabili. Probabilmente altri bug
 segnalalati altrove trovano la loro origine proprio in questo comportamento
 inatteso delle gdal. Insomma, gli standard se ci sono forse servono a
 qualcosa :(
 Quindi, la mia opinione e` che non facciano bene a nessuno...
 
 My 2 cents
 

Aggiungerei che se si comincia a mischiare le carte con i Gis 'soliti noti'
si finisce per non capirci più niente. Quanto ci scomettiamo che i soliti
utenti ben informati inizieranno a dire che con i GFOSS 'non funziona nulla'?


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Re: [Gfoss] GaussBoaga / Proj4 v.3.8.0

2012-05-21 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, May 21, 2012 at 09:53:04AM +0200, Paolo Cavallini wrote:
 Il 20/05/2012 19:55, Andrea Peri ha scritto:
 
  la ProJ , per definizione, non applica mai una trasformazione towgs.
 
 potete per cortesia segnalare la cosa come ticket di proj?
 gia' che ci siamo, non sarebbe male introdurre i codici (extra EPSG, 4) 
 per le
 varie correzioni +towgs, cosi' abbiamo sia il dato buono che quello piu' 
 utilizzabile.
 grazie.

Sfortunatamente non è l'unico pasticcio introdotto in 4.8, ragion per cui è
opportuno evitarne in toto l'impiego.

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Re: [Gfoss] GaussBoaga / Proj4 v.3.8.0

2012-05-21 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, May 21, 2012 at 01:25:17PM +0200, a.furi...@lqt.it wrote:
 On Mon, 21 May 2012 13:21:18 +0200, Francesco P. Lovergine wrote:
 Sfortunatamente non è l'unico pasticcio introdotto in 4.8, ragion
 per cui è
 opportuno evitarne in toto l'impiego.
 
 
 Ciao Frakie,
 
 potresti dettagliare ?
 quali altre criticita' ti risultano con la Proj 4.8 ?
 
 grazie Sandro
 

Pensavo fosse ormai ampiamente noto, quoto per esempio hamish_b in
un recente scambio con lui in merito:

 pps- AFAIK proj 1.8.0's epsg file makes a big problem for GRASS,
 QGIS, and others as it has removed all the +datum= terms and
 replaced them with +towgs84= coefficients. Default transform
 terms are nice, but mandating that everyone use that specific
 set of terms with no way out (since the datum name was removed)
 is a bit of a disaster! at least for us in New Zealand where
 we have a lot of distortion and the NTv2 datum transform grid
 is very important. This is still unresolved, and so I have been
 happy to see that proj 1.8.0 has not yet entered sid, as it
 will cause bad problems for us (NZ,GRASS) once it does.
 (Users of the Potsdam, OSGB36, and NAD27 etc. datums are affected
 too..)

Quindi il casino sembra un po' più esteso della sola zona italiana...
Tra parentesi, si potrebbe pensare che ci siano gli estremi per una
violazione di licenza dei dati EPSG, che al punto 2 recita:

---
All data pertinent to a specific coordinate reference system MUST be copied
without modification and all related pages/records must be included;
---

Ergo a meno di non chiarire a chiare lettere che quei codici NON sono codici
EPSG, la 4.8 chiaramente non è distribuibile. Ovviamente AFAIK (and IANAL).


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Re: [Gfoss] GaussBoaga / Proj4 v.3.8.0

2012-05-21 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, May 21, 2012 at 01:40:02PM +0200, Paolo Cavallini wrote:
 Il 21/05/2012 13:37, Paolo Cavallini ha scritto:
  Il 21/05/2012 13:36, Francesco P. Lovergine ha scritto:
  
  Pensavo fosse ormai ampiamente noto, quoto per esempio hamish_b in
  
  immagino che ci siano gia' tickets aperti in proposito, giusto?
 
 in ogni caso, dato che i parametri sono molto comodi, la strada giusta pare 
 quella di
 integrare gli EPSG con altre proiezioni ad hoc, per le quali ci sono codici 
 riservati
 (4).
 dico bene?
 saluti.
 

Si, solo che i codici custom non sono standard e a quel punto chiunque può
adottare la convenzione che gli pare. Si arriva dritti dritti all'approccio
alla ESRI. Non solo secondo me non è il massimo, ma va in direzione opposta
a quello che andrebbe fatto in un mondo perfetto.

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Re: [Gfoss] per distro debian

2012-05-18 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, May 17, 2012 at 09:30:16AM +0200, luca barbadoro wrote:
caricare i debiangis repository (se si come?) oppure singole
installazioni? e meglio seguire un ordine?
ciao luca

Se hai installato Squeeze oltre al Qgis vintage di main, hai la possibilità
di caricare il backport delle versioni correnti di Qgis a cura
di qgis.org, che sono ragionevolmente affidabili e in linea con
la policy generale. Le trovi puntate chiaramente dal sito di Qgis. Io ti
consiglio di usare quelle.

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Re: [Gfoss] spending review

2012-05-04 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, May 04, 2012 at 04:48:58PM +0200, Marco Curreli wrote:
 
 Probabilmente spoglieranno i messaggi con procedimenti automatici, ad
 esempio contando quanti messaggi contengono la parola pensioni,
 scuola, sanità.
 

Molto peggio. Stiamo parlando di ministeri, mica di Google, non
hanno la capacità di applicare metodologie di analisi e machine learning.
Prenderanno il tutto e lo archivieranno da qualche parte, dicendo
che i consigli verranno presi in considerazione e il tutto finirà
lì (sempre ammesso che la relativa mailbox/mailinglist non sia nel 
frattempo esplosa). Mi meraviglio che qualcuno possa anche lontanamente 
credere che sia una operazione seria, è solo di facciata. E' come
credere negli asini che volano...

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Re: [Gfoss] Debian su Repubblica

2012-03-27 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Mar 27, 2012 at 10:11:55AM +0200, Paolo Cavallini wrote:
 Parzialmente OT, ma credo sufficientemente interessante da meritare la 
 citazione:
 http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/03/26/news/intervista_debian-30986031/
 Saluti.

Da notare come non si parli affatto di costi, recupero di soldi per la PA,
ecc. tutte argomentazioni perdenti in partenza. L'argomento principale
è: non consentire che il software e i servizi che permeano l'intera
vita quotidiana sia fuori del controllo della collettività e dei singoli.

zack++

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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-23 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Mar 23, 2012 at 08:07:38AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 Il 22/03/2012 21:59, Maurizio Napolitano ha scritto:
 
  Insomma ... faccio ancora fatica a capire ...
 
 infatti, lo vedo: sai quanto costa fare delle cliparts e dei modelli?
 e sai quanto costa fare dei servizi furbi ed avanzati per distribuire dei dati
 geografici pesanti?
 saluti.

Sai quanto costa scrivere e manutenere un software di 20 milioni di righe?
Ma che cazz stai dicendo Ti stai infilando di testa in un discorso
che come logica conclusione porta a definire l'intero concetto di
free insostenibile, nei dati e no.

Mi sembra che ciò sia dovuto semplicemente al fatto - che avete davanti
al naso - che i dati a tutti gli effetti sono come il software, nè più 
nè meno. Ma per sovrastrutture mentali del passato e perché ancora
molte entità esterne non lo hanno capito, negate l'evidenza 
arrampicandovi sugli specchi.

Gli _stessi_ abusi si possono avere con dati e software. Ogni altra
pseudo-considerazione è fuffa.

-- 
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-23 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Fri, Mar 23, 2012 at 09:54:54AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 Il 23/03/2012 09:54, Francesco P. Lovergine ha scritto:
 
  Gli _stessi_ abusi si possono avere con dati e software. Ogni altra
  pseudo-considerazione è fuffa.
 
 bene. dunque, il pubblico dominio e' male per il software, su questo siamo 
 d'accordo?
 se si', e' male anche per i dati?
 saluti.
 

L'uso fair e partecipativo è un bene per software e dati. Quindi la risposta
ovvia è sì. Questo non impedisce a una company di essere unfair restando 
perfettamente nella legalità della licenza. E questo vale per software e dati.
Quindi?

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[Gfoss] Open data su Il Foglio

2012-03-23 Per discussione Francesco P. Lovergine
Nonostante il giornale, segnalo l'articolo di Ernesto Bellisario:

http://www.ilfoglio.it/soloqui/12751

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Re: [Gfoss] Gia' che siamo a parlare di java

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 08:25:24AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 ho trovato questo articolo, e quelli citati, una lettura interessante:
 http://kohsuke.org/2012/03/16/debian-and-maven-a-crash-of-culture/
 Due citazioni mi piacciono particolarmente:
 
 Debian is not just a means to let you conveniently install all the programs 
 you need.
 It’s a pursuit of certain kinds of freedom.
 
 Criticizing them for their principles while you enjoy the benefits of the 
 very same
 principles feel bit single-handed to me.
 

Alcuni dei pareri espressi nei commenti rafforzano la mia idea che molti
utenti e developer non hanno la minima capacità di distinguere il conveniente
dal sano. E tantomeno di distinguere free da gratis, fondamentalmente.
Come cercare di disquisire di etica e filosofia con un ragioniere, in pratica.
Senza offesa per i ragionieri...

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 07:45:18AM +0100, Paolo Cavallini wrote:
 Salve.
 Questa affermazione mi pare un po' forte. Chi ne sa di piu' puo' darci una 
 visione
 piu' completa?
 Grazie.
 
  Messaggio originale 
 
 Last but not least, to be included in debian main or ubuntu universe packages 
 should
 be free software and use only free software.  As far as I know this excludes 
 almost
 all java-based gis projects, many of which require JAI, which is not even 
 remotely
 free software.

E' assolutamente corretto. Andate a leggervi la licenza di JAI. Un ennesimo
esempio di scelte di sviluppo (per chi usa JAI) basate sulla convenienza. 
Se a qualcuno dei gis-javari importasse veramente qualcosa di certe cose, 
avrebbero
già reimplementato JAI in modo indipendente e con una licenza free.

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Fwd: Re: [Ubuntu] Re: [osgeo4w-dev] Binaries Packaging - A Strategic Investment

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 07:51:22AM +0100, G. Allegri wrote:
 Dov'è scritto che JAI non è open source?!
 A me risulta che lo sia:
 http://java.sun.com/javase/technologies/desktop/media/jai/ .
 Anche il manuale di Geoserver lo afferma:
 http://docs.geoserver.org/stable/en/user/webadmin/server/JAI.html
 
 giovanni
 

Ti risulta qualcosa di non particolarmente corretto.

http://java.net/projects/jai/sources/svn/content/trunk/www/jdl-jai.pdf?rev=1433

JAI usa ancora oggi la Java Distribution License, ti ricordo che non tutte
le license 'open source' sono propriamente free. 

Questa è appunto una ben nota licenza 'pelosa'. Fra parentesi per lo stesso 
motivo, una brillante iniziativa di Oracle è stato il 'ritiro' del 
permesso di distribuzione di JDK 6/7, il che vuol dire che in wheezy+ ci sarà 
solo e unicamente OpenJDK, che è un giocattolo un po' diverso. La Sun JDK
si dovrà installarla come al solito prendendola da Oracle (ma naturalmente
un javaro risponderà che comunque 'è conveniente...' ;-)).

Fra parentesi, la licenza bisogna andarsela a cercare con la dovuta cura,
perché Sun prima e Oracle ora non è che la mettano proprio in primo piano.
Tanto è vero che non è nemmeno 'puntata' da Geoserver o qualsiasi altro
programma che usa JAI. Si vergognano un po'?

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Wed, Mar 21, 2012 at 02:01:44PM +0100, a.furi...@lqt.it wrote:
 soluzione ?
 potenziare l'infrastruttura OSM: magari frugandosi anche in tasca,
 se serve. raccogliere le donazioni etc non significa necessariamente
 che debbano andare solo a beneficio dei progetti di sviluppo sw.
 le infrastrutture a supporto degli open data sono altrettanto
 strategiche.
 
 magari aiuterebbe mettere in piedi una nuvola di mirrors e di servizi
 in replica sparsi ai quattro angoli del mondo.
 sono open data su base sw libero: basta un po' di buona volonta' ed uno
 sforzo collettivo della community, nulla impedisce di realizzarlo.
 
 anzi, IMHO sarebbe proprio il tipo di attivita' di cui associazioni
 come GFOSS.it (OsGEO, tutti i vari local chapter etc) dovrebbero farsi
 carico con la massima priorita', se vogliamo evitare che le battaglie
 future vengano inevitabilmente vinte dai soliti big brothers
 

Wikimedia foundation lo ha fatto per Wikipedia, che ha problemi 
assolutamente analoghi. Mi pare esattamente il tipo di compito
che una fondazione OSM dovrebbe porsi.

-- 
Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Articolo del New York Times sulle fughe da Google Maps

2012-03-22 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Thu, Mar 22, 2012 at 01:20:25PM +0100, Stefano Costa wrote:
 Quoting Niccolo Rigacci nicc...@rigacci.org:
 
  Io che sono socio OSM-Foundation e di lavoro allestisco server di
  mappe OSM, non mi piacerebbe che la Fondazione mi facesse
  concorrenza!
 
 D'accordissimo. E questo secondo me non è ancora abbastanza chiaro al grande
 pubblico, e il paragone con Wikipedia di fatto non regge.
 

Dici? E senza infrastruttura decente, di grazia come si dovrebbero fare
la manutenzione e inserimento dei dati? Una gran parte degli utenti poi
usa direttamente il service OSM principale.
Io per primo se cominciassi a vedere parecchia unresponsiveness della 
mappa lascerei perdere, sia per uso che per inserimento e correzioni.

Mi pare che vogliate la botte piena e la moglie ubriaca: i dati sì, ma
non troppo fruibili, se no noi che ci stiamo a fare? Bah! Il paragone
con Wikipedia regge benissimo e francamente non vedo su che basi non
dovrebbe, a parte Cicero pro domo sua...

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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] Impiego gdal - ntv2 - ex Info cartografia nazionale -- Griglie libere

2012-03-20 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Tue, Mar 20, 2012 at 06:53:05AM +0100, francesco marucci wrote:
 a me sembra che Frankie stia dicendo che una trasformazione con
 traspunto, ovvero che NON fa uso di NTv2, ma dei soli 7 parametri towgs84
 (sbaglio?) abbia degli errori accettabilissimi (se parliamo di centimetri
 !).
 

Non mi risulta che traspunto usasse una _singola_ trasformazione a 7 parametri.
Ho solo detto che generando la griglia da traspunto si ottiene
una precisione grosso modo di quell'ordine. Nessuna misurazione precisa e
sistematica, solo occhiometro.

 stiamo dunque dicendo che tutti gli sforzi che faremmo per avere delle
 griglie NTv2 libere, a livello tecnico poi non ci migliorano così tanto la
 vita ?
 secondo me è un aspetto tecnico importante da chiarire, prima che GFOSS.it
 intraprenda battaglie epiche... per pochi centimetri.
 ma forse ho capito male io.
 
 e cosa vuol dire che non si potrebbe distribuire un grigliato NTv2
 risultante, se ce lo siamo creato noi con GDAL ?
 

Non ho idea se un grigliato generato in quel modo possa essere considerato
un prodotto derivato, soggetto a condizioni di licenza ben precise (quelle
a suo tempo di Traspunto).

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Francesco P. Lovergine
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Re: [Gfoss] nota tecnica Vito Borneo

2012-03-19 Per discussione Francesco P. Lovergine
On Mon, Mar 19, 2012 at 10:47:28PM +0100, marco zanieri wrote:
 Quando vado a scaricare la nota tecnica
 http://87.30.244.175/nota_tecnica_NTv2.pdfVito
 non ottengo alcuna risposta...
 

L'url corretto è http://87.30.244.175/nota_tecnica_NTv2.pdf

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